GdF: sbarco notturno sulle coste del Salento

Leonardo Ricci

L’equipaggio di una motovedetta della Guardia di Finanza, pattugliando la notte scorsa le coste di fronte alla località di Santa Cesarea Terme (LE), ha notato un motoscafo di 6 metri che si era incagliato tra gli scogli.

Nonostante a bordo del natante non vi fosse nessuno, lo stesso aveva ancora i fanali di via accesi, mentre a bordo i finanzieri notavano la presenza di alcuni indumenti e di una bottiglia d’acqua minerale con etichetta greca.

La circostanza era sin troppo chiara per gli esperti marinai delle Fiamme Gialle, giacché quella era la scena tipica di uno sbarco di clandestini avvenuto da poco.

Avvisata tempestivamente la Sala Operativa affinché le autopattuglie delle Guardia di Finanza, affiancate da quelle dei Carabinieri, provvedessero al rintraccio sulla terraferma dei clandestini, sono così iniziate le ricerche conclusesi stamani.

I primi 14 migranti sono stati individuati alle prime luci dell’alba dai militari della Guardia di Finanza di Lecce, che li hanno condotti presso il Centro di Temporanea Assistenza “Don Tonino Bello” di Otranto (LE) per essere rifocillati e sottoporli poi alle normali procedure di identificazione.

Sempre nelle prime ore della mattinata, nel territorio del Comune di Tricase (LE), finanzieri e carabinieri hanno rintracciato altri 33 migranti, tra cui 2 minorenni e 5 donne, verosimilmente sbarcati da un altro motoscafo che, al contrario di quello rimasto incagliato sulle sponde rocciose della costa salentina, è riuscito a riprendere velocemente il largo.