GdF: scontrini regolari ma dichiarazioni redditi inesistenti, ristoratore finisce nei guai

Leonardo Ricci

Le truffe più riuscite sono quelle semplicemente paradossali, è questo ciò che deve aver pensato un noto ristoratore della zona di Conegliano (TV) denunciato dai finanzieri del Comando Provinciale di Treviso per non aver presentato le dichiarazioni dei redditi dal 2009 al 2012.Seppur in periodo di forte crisi economica il ristoratore-evasore vantava comunque una numerosissima clientela, verso la quale era sempre molto ligio nel consegnare scontrini e ricevute fiscali curandone poi con scrupolo la registrazione.Peccato che il suo metodo di gestione, però, non prevedesse il completamento dell’iter auto-dichiarativo previsto dalla vigente normativa tributaria. In altre parole lo stesso ristoratore ometteva sistematicamente di dichiarare i suoi incassi e quindi, non presentando alcuna dichiarazione fiscale, operava la sua attività d’impresa completamente “in nero”.La scoperta del semplice ma efficace meccanismo di frode è scaturita da un normale controllo economico del territorio che una pattuglia del “117”, il numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza, stava effettuando nella zona.Un volta individuato il soggetto (tecnicamente definito come “evasore totale”), le fiamme gialle trevigiane hanno così dato avvio a un’accurata analisi tributaria, con tanto di incrocio dati e consultazione delle banche-dati in uso al Corpo.Al termine dell’attività di verifica è così emerso che l’imprenditore ha commesso violazioni alle imposte sui redditi per circa 1.500.000 euro, nonché all’I.V.A. per altri 150.000, mentre all’Erario non ha nemmeno versato le ritenute fiscali (comunque puntualmente operate nei confronti dei propri dipendenti) per una somma di circa 30.000 euro.