GdF: scoperta compravendita di oggetti delle Forze di Polizia

Gian Luca Berruti

Centoventotto persone sono state denunciate dai finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone perché responsabili di aver venduto su internet (o di aver acquistato senza averne titolo) uniformi, distintivi, placche, palette segnaletiche e altri segni di appartenenza alle Forze di Polizia.L’indagine delle Fiamme Gialle frusinati – chiamata “Uniform and Badges” – ha preso spunto da precedenti episodi verificatisi nella provincia durante i quali talune persone si erano spacciate per appartenenti alle Forze dell’Ordine o alle Forze Armate.Il possesso ingiustificato di oggetti distintivi, che sono in esclusiva dotazione a finanzieri, carabinieri, poliziotti, ecc., il più delle volte serve per commettere altri reati o semplicemente per aver garantita una forma di libera circolazione stradale mediante l’esibizione di palette segnaletiche. Le conseguenti indagini hanno così portato gli investigatori della Guardia di Finanza a battere la pista delle vendite informatiche effettuate su un noto sito di aste on-line, sul quale sono state tracciate numerose compravendite di oggetti la cui vendita è vietata senza la preventiva identificazione e registrazione dell’acquirente su un apposito registro di pubblica sicurezza.Secondo la normativa vigente, infatti, l’acquisto di uniformi, distintivi ed equipaggiamenti di polizia e militari sono riservati agli appartenenti alle Forze Armate e di Polizia, oppure ai collezionisti dotati di una specifica licenza. Detta indagine informatica, condotta con il supporto tecnico-investigativo del Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza e con la stretta collaborazione del Fraud Investigation Team di Ebay Europe, ha così consentito di identificare e denunciare i numerosi responsabili, residenti su tutto il territorio nazionale, i quali dovranno ora rispondere di violazioni previste e punite dal Codice Penale nonché dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.