GdF: "truffa alla Totò" scoperta a Napoli

Stefano Serafini

Tre responsabili di una “truffa alla Totò”, che dal 2005 al 2010 ha coinvolto oltre 300 persone per un giro d’affari superiore ai 30 milioni di euro, sono stati arrestati dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli.Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle del capoluogo campano, coordinate dai magistrati della locale Procura della Repubblica, gli artefici della truffa (5 dei quali già arrestati nel 2010 e tutti attivi nel settore immobiliare), al fine di rendere più credibili gli “affari” proposti agli ignari clienti organizzavano delle convention presso alberghi cittadini alle quali presenziavano finanche un finto cardinale e un finto ingegnere.Lo scopo dei due figuranti, perfettamente calati nei loro ruoli, era quello di rappresentare una sorta di “garanzia” per le vittime che non avevano così ragione di dubitare delle proposte immobiliari formulate, visto che il primo si presentava agli incontri in perfetto abito cardinalizio mentre il secondo, anch’esso impeccabile nei modi e nell’abbigliamento, veniva introdotto come ingegnere collegato a gruppi lussemburghesi operanti nel settore degli investimenti immobiliari.Una truffa in piena regola e che ha ricordato molto da vicino quella del grande Principe Antonio De Curtis nel suo celebre film “Totòtruffa”, ma sulla quale è difficile suscitare ilarità vista la consistenza delle somme di denaro incamerate, spesso frutto dei risparmi di una vita, estorto con subdolo inganno alle molte vittime.