“La valutazione del rischio va fatta adottando un approccio multidisciplinare partendo dall’identificazione delle minacce e dalla vulnerabilità, per poi giungere alla valutazione della possibile riduzione e dell’inevitabile confronto costi-benefici”. Questo l’incipit dell’intervento di Gianni Gigli, direttore generale di Sicurezza Italia, al convegno “La Protezione delle infrastrutture critiche" alla luce della direttiva europea 114-2008 che si è svolto questa mattina nelle sale della Nuova Fiera di Roma nell’ambito della seconda edizione di TechFor.
L’esperienza fin qui maturata da questa società di progettazione l’accredita quale partner affidabile e eticamente motivato. “Il nostro patrimonio principale è la logica del partenariato”, ha difatti affermato Gigli, aggiungendo che “costruire assieme non significa per noi surrogare a funzioni e compiti di altri. Elaborare un progetto, condividerlo, realizzarlo, produrre il cambiamento auspicato sono attività più che consulenziali che rappresentano il senso stesso della nostra esistenza”.
Gigli ha quindi ricordato che in particolare Sicurezza Italia dispone di un significativo know how per quanto concerne l’ideazione di sistemi di controllo del territorio, la progettazione e il management degli interventi di sicurezza ad alto impatto territoriale, nell’ideazione di strumenti avanzati per il supporto alle decisioni e la gestione delle crisi, nella realizzazione di progetti “customizzati” per la difesa aziendale e nei processi operativi per risorse di polizia locale compresa la relativa formazione specialistica.
Come sempre poi sono le best practices che determinano il successo delle iniziative. Basta quindi scorrere l’elenco dei clienti che fin qui hanno usufruito di questa partnership e soffermarsi su questo o quel progetto per intravvedere di quale e quanta esperienza dispone e immaginare quanto potrebbe tornare utile a amministratori centrali e locali per migliorare la propria offerta di servizi e sicurezza.
Tra gli esempi descritti da Gigli, oltre all’infrastruttura wireless integrata per la pubblica sicurezza sulla base dello standard TETRA, merita di essere quantomeno citata la progettazione operativa dell’idea-progetto “Giovani nella Locride”
Stesso discorso per quanto attiene il progetto per l’innalzamento della legalità nei territori di 11 comuni del Patto Nord Barese Ofantino e per CA.SA.SI. il progetto finalizzato ad innalzare gli standard di sicurezza di 9 comuni compresi tra le province di Caltanissetta e Ragusa.
A livello corporate Gigli si è soffermato sull’importanza del progetto sviluppato con GRTN-TERNA per l’elaborazione di un modello di gestione e coordinamento integrato di crisi di gravità eccezionale nel settore elettrico ed anche il processo di sicurezza infrastrutturale di Enav (Ente Nazionale di Assistenza al Volo) per rendere omogeneo e razionale l’itinerario di progettazione e realizzazione della messa in sicurezza delle sue sedi centrali, operative e sociali.
Tornando al tema del convegno sull’individuazione delle infrastrutture critiche Gianni Gigli ha concluso il suo intervento dichiarando che “si possono studiare tanti approcci per una giusta integrazione tra i sistemi tecnologici e la sicurezza pubblica, l’importante è però fare in fretta” .