Gli hacher "buoni" di Spike Reply

Eugenia Scambelluri

Alcuni esperti appartenenti al team di penetration test di Spike Reply, società del gruppo Reply specializzata nei servizi di Business Security e Fraud Management, hanno conquistato il secondo posto del concorso hacker’s dome, che ha visto la partecipazione di 124 esperti,  provenienti da 24 nazioni (71 dagli USA, 8 dal Canada, 6 dalla Francia, 5 dalla Germania, 5 dagli UK e solo 2 dall’Italia)

 L’obiettivo –  formativo e di carattere estremamente specialistico: riuscire ad “entrare” in alcuni server messi a disposizione dall’organizzazione, diventandone amministratori di sistema e recuperando alcuni file; il tutto in un tempo massimo di 24 ore. Nessuna regola è stata imposta, se non quella di evitare di spegnere o mettere fuori servizio i server. Ogni team partecipante avrebbe potuto usare qualsiasi tool e qualsiasi tecnica di intrusione.

Il team di Spike Reply era formato da 7 ethical hackers, che in meno di 8 ore sono riusciti nell’intento di recuperare tutti i flags, rispetto a una media di 10 ore per gruppo.

Il riconoscimento ottenuto mette in luce le capacità professionali degli esperti di Spike Reply, che ogni giorno si occupano di proteggere i sistemi informativi delle aziende clienti, attraverso metodologie, servizi di analisi e nuove tecnologie per una sicurezza integrata e a 360°.