Golfo del Messico: petrolio entra nella catena alimentare

Roberto Imbastaro

Un gruppo di ricercatori statunitensi, guidato dall’Università dell’East Carolina, ha scoperto che parte del petrolio greggio disperso nel Golfo del Messico, sarebbe entrato nella catena alimentare.La fuoriuscita di petrolio, causato dall’esplosione della piattaforma Deepwater Horizon della British Petroleum, ha causato ciò che è stato definito il più grande disastro ambientale della storia degli Stati Uniti.Lo studio conferma che una parte del greggio sarebbe stata assorbita dai microorganismi dello zooplacton, la base della catena alimentare marina. Il petrolio è una miscela complessa di idrocarburi che contiene anche altre sostanze chimiche, le cui caratteristiche possono essere identificate come una sorta di impronta digitale per ogni singolo pozzo.I ricercatori hanno analizzato i microorganismi prelevati in aree distanti dal pozzo di Magondo, luogo del disastro, ed è stato verificato che contengono tracce di greggio, anche dopo la chiusura della falla,  risalente al 4 Agosto del 2010.