Haiti, l’impegno dei militari italiani

Paola Fusco
A una settimana dall’arrivo del contingente italiano ad Haiti impegnato nella missione ”White Crane”, continua il supporto dei militari italiani alla popolazione haitiana colpita dal terremoto, in coordinamento con la Protezione Civile. Il contingente, costituito da 900 militari di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri, è comandato dal capitano di vascello Gianluigi Reversi, che è pure comandante della Cavour, la nuova portaerei alla sua prima missione. Lunedì scorso, grazie a un ponte aereo effettuato con gli elicotteri della Marina italiana (due EH101 e quattro SH3D) e
brasiliana (un Superpuma e un AS350 Ecureil), con 25 voli in 2 giorni sono stati sbarcati gli aiuti umanitari e sanitari. Gli elicotteri sono partiti dalla portaerei in navigazione nelle acque a largo di Port au Prince. La maggior parte dei mezzi pesanti della task force Genio della brigata alpina ”Julia” dell’Esercito sono invece sbarcati mercoledì 3 febbraio a Porto Caucedo nella Repubblica Dominicana. Gli alpini della Julia, con tutte le loro attrezzature, sono giunti a Port au Prince dopo 24 ore di
viaggio, iniziando subito con i loro mezzi, a rimuovere macerie e alla ricostruzione di alcune infrastrutture dell’ospedale pediatrico San Damien, della fondazione NPH-Fondazione Rava,
diretto da Padre Rick Lafaiette. ”I fucilieri dell’aria dell’Aeronautica e gli uomini del Reggimento San Marco della Marina, insieme ai Carabinieri – sottolineano allo Stato maggiore della Difesa – assicurano la corretta distribuzione degli aiuti delle diverse associazioni Onlus sbarcati dal Cavour e destinati alla popolazione civile, tramite i delegati sul posto delle stesse organizzazioni”.  A bordo della portaerei Cavour vengono dissalati e potabilizzati 100 mila litri di acqua al giorno che poi vengono distribuiti alla popolazione. Sono stati consegnati anche 10 quintali di farina al forno dell’ospedale pediatrico per la produzione di pane fresco destinato ai bambini. In coordinamento con i medici che operano nell’ospedale da campo della Protezione Civile e con l’ospedale Saint Damien, sono state ricoverate a
bordo 3 persone (1 sacerdote di 29 anni e 2 donne), grazie al supporto del team Medevac (Medical evacuation) dell’Aeronautica militare, che ricevono le cure necessarie dei medici italiani di Nave Cavour.