Hotel sequestrato ricovero per clandestini

Tiziana Montalbano

La Polizia di Reggio Calabria, dei Commissariati di Siderno e Bovalino, con il coordinamento e il supporto del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato ha localizzato a Marina di Gioiosa Jonica una struttura alberghiera in disuso, apparentemente abbandonata presso la quale venivano notati movimenti sospetti. Gli agenti hanno fatto irruzione all’interno dell’hotel “Number One” e hanno trovato 37 cittadini di nazionalità egiziana, sbarcati la notte precedente in un punto della costa jonica reggina. Di questi, due di essi erano in possesso di regolare permesso di soggiorno. I restanti 35 risultavano essersi clandestinamente introdotti sulle coste calabresi, tutti ben nascostisi all’interno delle stanze ed in attesa di essere smistati a bordo di treni verso il nord Italia. I poliziotti intervenuti, a conclusione di rapide investigazioni condotte in loco, individuavano, confusi tra i clandestini, tre componenti dell’organizzazione, di nazionalità egiziana, che aveva portato a termine lo sbarco. I tre venivano sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria poiché gravemente indiziati di essere componenti di un’organizzazione criminale dedita al traffico di clandestini sulla rotta Egitto-Italia. Successivi accertamenti permettevano, altresì, di appurare che uno dei tre arrestati era inseguito da un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Milano per rapina pluriaggravata. Si è, infine, accertato che l’albergo “Number One” – utilizzato dall’organizzazione come base logistica per l’approdo, l’occultamento e il successivo smistamento dei clandestini sul territorio nazionale – era una struttura sottoposta a sequestro preventivo dal 2007 poiché di proprietà di soggetti organici alla potente ‘ndrina Mazzaferro operante a Marina di Gioiosa Jonica ed edificata con i proventi di illecite attività della ‘ndrina stessa.