I mattoncini "eco" della Lego costruiscono la coscienza ambientale sui Social

Samanta Sarti

Scenario Energia Ambiente: i mattoncini Lego a basso impatto ambientale, l’atterraggio alle Hawaii di Solar Impulse e la tecnologia low cost per produrre energia dalle onde del mare sono le tematiche green più virali dal 3 al 7 Luglio 2015.

 

Boom di viralità, oltre 2.700 azioni di engagement generate da una sola fonte online (Analisi Dati: Data Web del Gruppo Data Stampa), per la notizia che vede protagonista uno dei giochi più famosi al mondo. La famosa casa danese Lego, produttrice dei mattoncini passati tra le mani di numerose generazioni di costruttori edili in erba, sta  pensando ad un futuro a basso impatto ambientale. Come? Sbarazzandosi, entro il 2030, dei mattoncini ricavati dal petrolio sostituendoli con alternative più rispettose dell’ambiente. Plastica riciclata, materiale organici o un mix dei due? La Lego pare abbia già stanziato 135 milioni di euro per costruire un centro specializzato, che aprirà nel 2016,  per creare il nuovo eco-sostituto. (Lego diventa verde: dal 2030 stop ai mattoncini ricavati dal petrolio)

Al secondo posto, 28 fonti hanno citato la notizia per una viralità totale di oltre 2.600, l’happy end dell’epica avventura Solar Impulse. Partito lo scorso Marzo da Abu Dhabi, l’aereo ad energia solare è atterrato il 3 Luglio alle isole Hawaii e ha raggiunto cum laude il proprio obiettivo: fare il giro del mondo senza usare una goccia di carburante! Se, da un lato, la preparazione cui è stato sottoposto il pilota risulta piuttosto proibitiva per le persone normali, d’altro canto il successo dell’impresa è la realizzazione pratica di un sogno: voli di lunga tratta con il solo ausilio dell’energia solare.

81 Fonti per 1.200 azioni di engagement è il discreto traguardo raggiunto dalla notizia della tecnologia smart e low cost, presentata da ENEA, per produrre energia dalle onde del mare. Pensato per le coste italiane, dove le onde sono di piccola altezza e alta frequenza, il dispositivo consiste in un sistema galleggiante molto simile a una zattera da posizionare in mare aperto, in grado di produrre energia elettrica sfruttando l’oscillazione dello scafo per effetto delle onde. Una decina di questi dispositivi pare siano in grado di produrre energia elettrica per un paese di 3.000 abitanti. ENEA presenta tecnologia low cost per produrre elettricità dalle onde del mare (http://www.qualenergia.it/articoli/20150707-enea-presenta-tecnologia-low-cost-produrre-elettricit%C3%A0-dalle-onde-del-mare)

La notizia, pubblicata, al momento da una sola fonte, di Bill Gates, che si impegna, entro i prossimi 5 anni, ad investire due miliardi di dollari in energie rinnovabili e tecnologie sostenibili, ha raggiunto quasi 1.200 azioni di engagement. Gates ha lanciato la sfida durante un’intervista rilasciata al quotidiano britannico Financial Times svelando quali siano le prossime sfide: accumulo dell’energia prodotta grazie al solare o all’eolico e abbandono definitivo dei combustibili fossili. Bill Gates investe due miliardi di dollari nelle rinnovabili (http://www.lifegate.it/persone/news/bill-gates-due-miliardi-nelle-rinnovabili)