I produttori di armi contro il ddl Amato

Massimo Scambelluri

L’Anpam, l’Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni esprime la propria posizione sul disegno di legge sul porto d’armi approvato lo scorso venerdì dal Consiglio dei Ministri ritenendolo ” ingiusto e penalizzante”. L’Anpam (Confindustria) sostiene che con tale provvedimento si penalizzano solo i cittadini integerrimi, ovvero i cacciatori e i tiratori sportivi che saranno invischiati in una incredibile serie di adempimenti burocratici, sanitari e amministrativi che renderanno non solo difficoltoso, ma anche molto più dispendioso il rinnovo delle loro licenze. Il provvedimento serve solo, secondo l’Anpam, a sedare l’opinione pubblica preoccupata dai crimini commessi con armi da fuoco, ma non tiene conto di una realtà ben diversa, ovvero che i delitti più efferati di questi ultimi anni (Garlasco, Erba, Perugia, Cogne, Casalbaroncolo) sono stati commessi con oggetti contundenti di uso comune o con coltelli. L’Anpam fa notare che la legge proposta è tra le più restrittive per cui ritiene necessario intervenire durante l’ iter parlamentare in tutte le sedi politiche più autorevoli per far valere le legittime esidgenze di tanti elettori così immotivatamente penalizzati.