Approfondire dal punto di vista pratico la conoscenza delle più recenti innovazioni scientifiche in ambito marittimo. Questo l’obiettivo della visita che si è svolta oggi alla base della Marina Militare Italiana di viale San Bartolomeo alla Spezia da parte di un gruppo di ufficiali frequentatori dell’Accademia Navale di Livorno. Gli specializzandi del corso di laurea in Scienze Marittime e Navali, frequentatori del modulo tecnico di Abilitazione AST (Antisommergibile/Torpedini) e gli ufficiali, già laureati, del corso di Specializzazione SMG (Sommergibilisti) hanno incontrato gli scienziati del STO CMRE (Centro NATO per la Ricerca e la Sperimentazione Marittima) e visitato i laboratori ingegneristici in cui lavorano. La giornata è stata dedicata in particolare all’approfondimento dei progetti più all’avanguardia nelle contromisure mine con veicoli autonomi (Autonomous Naval Mine Countermeasures), nell’analisi situazionale e ambientale in supporto alle operazioni (Environmental Knowledge and Operational Effectiveness) e nella sicurezza marittima soprattutto per quanto concerne la protezione dei porti. Il gruppo, guidato da due ufficiali insegnanti, ha fatto poi visita al Centro Supporto e Sperimentazione Navale (CSSN) della Marina Militare Italiana, che ospita nel suo stesso comprensorio il CMRE, per incontrare gli esperti del 2° Reparto Sistema di Combattimento della 5a Divisione “Lotta sotto la Superficie”.La visita si colloca all’interno di un percorso più ampio a conferma della fruttuosa e pluriennale collaborazione tra il CMRE e l’Accademia Navale, che quest’anno includerà anche un ciclo di lezioni a Livorno sulle tecnologie di supporto alle operazioni militari, sull’uso di robot sottomarini nella lotta antisommergibile, sul nuovo programma del CMRE Multistatic Tactical Planning Aid, e sulle reti di comunicazione sotto la superficie.Il CMRE collabora pure al Master triennale in Elettroacustica subacquea e sue applicazioni (EAS) realizzato dall’Università di Pisa insieme all’Accademia.“Lavorare con l’Accademia Navale di Livorno è per noi estremamente motivante e utile – spiega Robert Been, responsabile per il CMRE dell’iniziativa -. Questa collaborazione rappresenta per il scienziati del CMRE un’occasione preziosa di interazione con gli utilizzatori di domani delle tecnologie antisommergibile”. Il STO CMRE (Science and Technology Organization – Centre for Maritime Research and Experimentation), Centro per la Ricerca e la Sperimentazione Marittima, è situato alla Spezia. In precedenza chiamato NATO Undersea Research Centre (NURC), si occupa principalmente di ricerca, innovazione e tecnologia nella difesa delle installazioni marittime e delle forze navali dalla pirateria e dal terrorismo, nelle reti sicure di comunicazione, nello sviluppo di quadri operazionali condivisi, nella componente marittimo-scientifica delle operazioni militari, nelle contromisure mine, nella protezione non letale dei porti, nella guerra sottomarina e nella mitigazione dei rischi per i mammiferi marini. Il CMRE opera con due navi: il NATO Research Vessel Alliance, vascello oceanografico di 93 metri di lunghezza per 3180 tonnellate di dislocamento e il Coastal Research Vessel Leonardo, unità più piccola particolarmente adatta per la ricerca lungo la costa. Oltre ai laboratori scientifici, il Centro è anche dotato di una flotta di veicoli autonomi sottomarini e di superficie, e si avvale di un’ampia gamma di sensori subacquei.