Il faro dell’Asinara non si vende

Paola Fusco
"Il Faro Asinara non dovrà essere assolutamente venduto, sia perché esiste una legge che non consente alla Difesa di vendere beni in Sardegna, sia perché è ritenuto un bene di interesse per l’Amministrazione". E’ quanto tiene a precisare il sottosegretario al ministero della Difesa Guido Crosetto, che prosegue: "Come gia’ avvenuto in Sardegna per un altro Faro con una gara dell’Agenzia del Demanio, e’ intenzione della Difesa esplorare, in accordo con Comune ed enti locali e territoriali, la valorizzazione delle strutture di servizio pertinenti i Fari". Crosetto ricorda che "i Fari ormai funzionano automaticamente e non hanno piu’ bisogno di personale che li attivi o li mantenga,
favorendo l’ utilizzo delle suddette strutture al fine di promuovere attivita’ turistico ricettive che oltre a favorire l’ economia dei Comuni interessati giovano al Dicastero che con le relative entrare puo’ migliorare e ristrutturare altri siti di interesse in Saredegna. Per realizzare tale progetto – spiega il sottosegretario alla Difesa -i Comuni sono indispensabili perche’ devono individuare una destinazione d’ uso delle strutture pertinenti i Fari e sembrano ben disposti a procedere in tale direzione ricavando un vantaggio che, consentendo alla Difesa di continuare l’utilizzo dell’installazione, dia però l’opportunita’ di valorizzarne una parte".