Il forum ‘Tech & Sustainability: Everyone’s Included’ organizzato da Huawei e IUCN esplora il ruolo della tecnologia nello sviluppo sostenibile

redazione

Huawei ha tenuto oggi il forum ‘Tech & Sustainability: Everyone’s Included’ organizzato in collaborazione con l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Per l’occasione, i rappresentanti di Huawei, IUCN, World Economic Forum, CDP, Global Enabling Sustainability Initiative (GeSI) e Singapore Institute of International Affairs si sono riuniti per confrontarsi sul ruolo di guida della tecnologia nel percorso verso una maggiore sostenibilità e un mondo sempre più inclusivo e rispettoso dell’ambiente.  

Nel corso del forum, Huawei ha inoltre presentato il ‘Rapporto di Sostenibilità 2020’ e annunciato il programma ‘Seeds for the Future 2.0’, attraverso il quale l’azienda prevede di investire 150 milioni di dollari nello sviluppo dei migliori talenti digitali nei prossimi cinque anni. Infine, Huawei ha anche presentato l’inedita serie di documentari ‘Innovation: Blood, Sweat and Dreams’, che rende omaggio all’impegno dei più grandi innovatori tecnologici e degli ambientalisti.

Promuovere la parità di accesso all’istruzione e allo sviluppo dei talenti

Oggigiorno il talento digitale ricopre un ruolo sempre più importante nel guidare la trasformazione smart e la crescita economica, portando molti a chiedersi come sia possibile promuovere ulteriormente l’equità e la qualità nell’istruzione, oltre a creare una forza lavoro digitale maggiormente qualificata.

“Le competenze e l’alfabetizzazione digitali non rappresentano solo le fondamenta dell’economia digitale, ma anche un diritto umano inalienabile indicato dalle Nazioni Unite”, ha affermato Liang Hua, Chairman di Huawei, nel corso del forum. “Siamo entusiasti di annunciare oggi il programma ‘Seeds for the Future 2.0’ attraverso il quale miriamo a sviluppare le competenze digitali dei migliori studenti universitari in ambito ICT con un investimento di 150 milioni di dollari nei prossimi cinque anni. Stimiamo che ‘Seeds for the Future 2.0’ avrà una ricaduta positiva su altri 3 milioni di persone”.  

Da sempre Huawei è impegnata a supportare lo sviluppo dei talenti digitali nei Paesi in cui opera. A partire dal 2008 Huawei ha implementato programmi di sviluppo dei talenti offrendo borse di studio e opportunità di formazione sulle competenze digitali, investendo complessivamente oltre 150 milioni di dollari in queste iniziative delle quali, ad oggi, hanno beneficiato più di 1,54 milioni di persone provenienti da oltre 150 Paesi.

Liang Hua, Chairman di Huawei

Secondo un rapporto del 2020 realizzato dall’UNICEF e dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), circa 2,2 miliardi di persone di età pari o inferiore a 25 anni non dispongono ancora di una connessione Internet all’interno della propria abitazione. Ciò ha inevitabilmente esasperato il divario digitale che affligge le categorie più deboli in tutto il mondo. Durante il suo intervento al forum, Irina Bokova, Membro del Board del Ban Ki Moon Center for Global Citizenship ed ex-Direttore Generale dell’UNESCO, ha sottolineato questa preoccupazione: “Il divario digitale colpisce le donne più degli uomini. L’universo femminile ha infatti meno accesso a Internet e questo divario sta crescendo sempre di più. Attualmente le donne hanno quattro volte meno probabilità degli uomini di essere digitalmente alfabetizzate e rappresentano soltanto il 6% degli sviluppatori di software. In questo contesto, si stima che siano necessari almeno 170 anni per colmare il divario economico di genere oggi esistente”.

Anche Afke Schaart, Senior Vice President of Global Government Affairs di Huawei, ha illustrato il contributo cruciale delle tecnologie digitali nella promozione dell’inclusione e dell’uguaglianza, affermando: “Dal nostro ‘Rapporto di Sostenibilità 2020’ è possibile osservare come iniziative quali ‘HUAWEI4HER’ e ‘TECH4HER’ possano aiutare le donne a migliorare le proprie competenze ICT e promuovere l’uguaglianza di genere in tutto il settore”.

Dennis Pamlin, Senior Advisor del Research Institutes of Sweden (RISE) e Responsabile dell’Iniziativa Net-Zero Compatible Innovations di Mission Innovation, ha sottolineato come la digitalizzazione abbia notevolmente ridotto il costo dell’istruzione e dell’accesso all’informazione, oltre ad aver messo a disposizione soluzioni digitali che stanno trasformando i sistemi educativi in tutto il mondo. L’insegnamento online è difatti già parte della nuova normalità, creando nuove e stimolanti opportunità.

Affrontare le sfide ambientali e favorire lo sviluppo in chiave green

Il cambiamento climatico e le questioni ambientali rappresentano ormai vere e proprie sfide globali. Nonostante le emissioni di carbonio siano diminuite nell’ultimo anno a causa del rallentamento economico e delle restrizioni imposte dalla pandemia in tutto il mondo, queste stanno rapidamente riprendendo a seguito delle diverse riaperture. Pertanto, il passaggio a un’economia circolare e il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile sono ormai obiettivi condivisi da tutti i Paesi.

“Lo sviluppo green e sostenibile è ormai diventato una priorità assoluta per le economie globali”, ha affermato Liang. “Per questo motivo, Huawei ha sfruttato la sua vasta esperienza nell’elettronica di potenza e nell’accumulo di energia, nonché le proprie competenze tecniche nelle innovative tecnologie di 5G, Cloud e IA, per sviluppare il business di alimentazione digitale fornendo un’ampia gamma di soluzione per diversi settori. Con riferimento allo scorso dicembre, i prodotti e le soluzioni di alimentazione digitale di Huawei hanno generato 325 miliardi di kWh di elettricità da fonti rinnovabili e garantito un risparmio totale di 10 miliardi di kWh di elettricità. Ciò ha consentito una riduzione pari a 160 milioni di tonnellate di emissioni di CO2”.

Le tecnologie ICT sono importanti strumenti abilitanti per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni in numerosi altri settori. Si stima infatti che la riduzione delle emissioni di carbonio in altri settori resa possibile dalle tecnologie ICT sarà 10 volte la quantità di carbonio emessa dallo stesso settore ICT. Tao Jingwen, Membro del Consiglio di Amministrazione e Chairman della Corporate Sustainable Development Committee di Huawei, ha dichiarato: “Huawei si impegna a promuovere soluzioni ICT ecologiche integrate per aiutare altri settori a risparmiare energia e ridurre le emissioni. La nostra azienda sta quindi ricoprendo un ruolo attivo nella costruzione di una società rispettosa dell’ambiente e a basse emissioni di carbonio”.

Durante il suo discorso al forum, Bruno Oberle, Direttore Generale di IUCN, ha sottolineato il ruolo delle tecnologie digitali nella salvaguardia della biodiversità e nella protezione delle specie a rischio: “É possibile trovare un equilibrio e un’armonia tra l’uomo e la natura? Dal nostro punto di vista è possibile e la tecnologia può essere parte della soluzione per aiutarci a risolvere le sfide globali più urgenti, a patto che se ne faccia sempre un uso responsabile”. Dal 2020, IUCN e Huawei hanno lavorato insieme al progetto ‘Tech4Nature’, che ha l’obiettivo di salvaguardare in modo più efficiente la natura in tutto il mondo grazie alle tecnologie digitali.

Infine, anche i Big Data svolgeranno un ruolo chiave nell’analisi delle emissioni di carbonio. Paul Dickinson, Executive Chair of Environmental Charity di CDP, ha infatti sottolineato che le tecnologie digitali rendono possibile tracciare le impronte di carbonio, guidando così i settori industriali nel raggiungimento dei loro obiettivi di riduzione delle emissioni.

Tra gli altri leader di settore presenti al forum ‘Tech & Sustainability: Everyone’s Included’ anche Dominic Waughray, Managing Director del World Economic Forum, Luis Neves, Global CEO di GeSI, Simon Tay, Chairman del Singapore Institute of International Affairs ed ex-Chairman della Singapore National Environment Agency, e Sean de Cleene, Membro della Executive Committee del World Economic Forum.