Il Jobs Act analizzato dagli esperti di diritto del lavoro

Roberto Imbastaro

Si è tenuto nei giorni scorsi il seminario sulla riforma del lavoro dal titolo “Jobs Act come cambiano le regole”, organizzato da ANITA Business, società di servizi creata ad hoc dall’Associazione ANITA per i propri associati.

 

È stato il Presidente di ANITA Thomas Baumgartner ad aprire i lavori con un saluto di benvenuto rivolto a tutti i presenti e ha esordito dichiarando che “ANITA è sempre stata attenta alla problematica della rigidità del lavoro che in passato ha messo le aziende italiane in posizione di svantaggio competitivo rispetto alle imprese estere regolate da norme più flessibili”.

 

"Adesso, il nuovo assetto normativo avvicina l’Italia ai sistemi giuslavoristici del resto d’Europa – ha aggiunto Baumgartner – occorrono però ulteriori interventi per la riduzione del costo del lavoro dei conducenti, come il doppio registro per i trasporti internazionali con la decontribuzione degli oneri sociali e fiscali, per mettere i trasportatori nella condizione di competere con i vettori esteri e di ricominciare ad assumere".

 

Il Responsabile della Segreteria tecnica del Ministro del lavoro, Bruno Busacca, ha ulteriormente sottolineato l’assoluta novità dell’impianto legislativo che rappresenta una svolta epocale nelle regole che governano il mercato del lavoro e le opportunità del Jobs Act invitando gli imprenditori a cogliere l’occasione dello sgravio contributivo, pari a 8.060 euro l’anno per la durata di tre anni, in caso di assunzione di un lavoratore a tempo indeterminato.

 

Gli aspetti tecnici sono stati illustrati dagli avvocati Cristina Baglioni dello studio legale Ughi e Nunziante di Roma e Francesco Mariani dello studio legale Daverio e Florio di Milano, i quali hanno analizzato, nello specifico, le nuove assunzioni, il riordino dei contratti, la disciplina delle mansioni e la riforma dei licenziamenti, fornendo anche indicazioni e soluzioni operative alla platea.

 

Molte le novità che impattano direttamente sulle imprese di autotrasporto e logistica che, con la riforma del lavoro, possono pensare ad una internalizzazione di alcune operazioni ormai gestite quasi esclusivamente da società terze in outsourcing come, ad esempio, lo smistamento delle merci nei magazzini.

 

Visti i riscontri positivi del seminario, l’attività di ANITA Business proseguirà nell’organizzazione di eventi informativi come questo – ha concluso Baumgartner – al fine di tenere sempre aggiornate le nostre imprese sull’evoluzione normativa”.