Salvatore Mancuso, il trentasettenne originario di Sapri a capo della formazione paramilitare colombiana Auc- Autodefensas Unidas de Colombia, da circa un mese starebbe collaborando con le autorità del suo Paese. Lo sostiene il quotidiano "Calabria ora". Rincorso da 21 ordini di cattura, Mancuso è considerato il leader mondiale del narcotraffico e uomo di riferimento delle cosche della ‘ndrangheta in Colombia. “Anche se la sua collaborazione è in fase embrionale – ha spiegato Salvatore Curcio, sostituto procuratore della Dda di Catanzaro – gli effetti di quel che dirà potrebbero senz’altro interessare la Calabria. Per le autorità italiane non credo proprio che sarà possibile interrogarlo in tempi brevi. I giudici colombiani cercheranno di gestirlo il maggior tempo possibile, visto il peso politico che Mancuso riveste in Colombia e poi, forse, ce lo lasceranno interrogare”.
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