Il ministro Kyenge bloccata a Crotone dalla protesta degli immigrati

Elena Scambelluri

Tensione a Crotone durante la visita del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, che è stata «bloccata» all’interno del Cara dalla protesta pacifica di una trentina di ospiti che si sono messi davanti al cancello impendendo l’uscita dell’auto in cui si trova il ministro che stamani ha visitato la struttura.  "I migranti si sono lamentati con me per le condizioni in cui vivono – ha detto la Kyenge – ma le ragioni della protesta non sono ben specifiche. Certo, c’è qualche pecca da affrontare con i responsabili della struttura, ma l’ospitalità c’è".

I manifestanti sono gli stessi che ieri avevano bloccato la statale 106, chiedendo che la Kyenge visitasse tutto il centro per constatare le loro condizioni di vita.
Il ministro ha ribadito anche la dimensione europea del problema:"La condizione dei centri di accoglienza è un problema anche europeo. L’Europa non può lasciare sola l’Italia. Le soluzioni vanno cercate insieme. Sono per la mediazione, l’incontro ed il dialogo, mai per lo scontro e la violenza.
C’è stata anche, nel corso della visita, una
cerimonia di conferimento della cittadinanza (simbolica) a otto bambini nati a Crotone da genitori stranieri, durante la quale il sindaco di Crotono Peppino Vallone ha chiesto l’istituzione di "un osservatorio permanente del ministero dell’Integrazione a Crotone supportato dall’esperienza locale, sia in termini di istituzioni che di associazionismo,  che può diventare prezioso per mettere in campo azioni positive che possono, successivamente, essere mutuate su scala nazionale”.