I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno arrestato un cittadino marocchino, sospettato di aver prodotto documenti falsi e favorito la permanenza, illegale, sul territorio italiano, di alcuni connazionali già noti alle forze dell’ordine per gravi reati. Le indagini del I Gruppo Roma, durate circa un mese, hanno fatto emergere l’esistenza di una organizzazione criminale, operante in Italia, in grado di riprodurre ogni genere di documento falso al fine di consentire a cittadini extracomunitari, anche con precedenti penali, la permanenza sul territorio europeo e nordafricano avvalendosi di molteplici identità di copertura. Il luogo dove il marocchino operava, all’esterno si presentava come un normale box auto, con la particolarità di essere sorvegliato da diverse telecamere in grado di rilevare movimenti sospetti e molteplici cancellate e/o porte blindate per garantire la segretezza del posto. L’irruzione operata dalle Fiamme Gialle ha permesso di sequestrare diversi documenti d’identità in bianco quali patenti, carte d’identità e passaporti, centinaia di documenti fotocopiati utilizzati quali campioni da cui attingere dati e informazioni, documentazione intestata a diversi uffici pubblici nazionali e manoscritti in lingua araba. L’arresto si inserisce in una articolata attività d’indagine coordinata dal pm Antonio Calaresu e condotta dai militari del I Gruppo Roma, in collaborazione con le Fiamme Gialle milanesi. Le indagini hanno inoltre permesso di identificare altri otto soggetti, segnalati per associazione per delinquere, in grado di fornire a quest’ultimo potenziali “clienti”. Gli elementi acquisiti nel corso delle indagini hanno consentito di delineare con esattezza il tariffario che l’organizzazione utilizzava pari a € 100/150 per le carte di identità a seconda se prodotte con una numerazione di serie reale o inesistente ed € 1.000/1.500 per i permessi di soggiorno.
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