Sicurezza stradale e automobilisti italiani non vanno d’accordo. E’ quanto emerge dai risultati della campagna per la sicurezza stradale frutto della collaborazione tra il Ministero dell’Interno, Servizio Polizia Stradale, le Associazioni dei Produttori e dei Rivenditori di pneumatici e Politecnico di Torino.
Il Direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe Bisogno e il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti, hanno illustrato i risultati.
Un trend negativo su tutti i fronti che riguarda parametri di fondamentale importanza per la sicurezza stradale: dallo spessore del battistrada, ai danneggiamenti, all’omologazione, alla conformità alla carta di circolazione e all’omogeneità, solo per citare i più critici.
Sono sei le regioni indagate in questa undicesima campagna di sensibilizzazione promossa da Assogomma e Federpneus e realizzata dalla Polizia stradale: Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Puglia, Umbria e Trentino Alto Adige.
L’allungamento dello spazio di frenata è tra le prime cause di tamponamento, l’incidente più diffuso. Alcuni associano il pneumatico allo scoppio come se fosse una causa intrinseca del prodotto, ma non è così. Lo scoppio si verifica al ricorrere di due fattori: da un lato gomme danneggiate e dall’altro mancanza di aria in pressione che, associati alle alte temperature estive ed al sovraccarico possono dare luogo al cedimento strutturale. Come se i pneumatici cedessero sotto il “ peso delle vacanze”, a causa di vetture cariche sia di persone sia di bagagli in occasione degli esodi estivi.
Anche quest’anno i dati sono stati elaborati sul modello del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Torino e come sempre non sono mancate le sorprese soprattutto riferite agli invernali. A partire dal numero di vetture che in estate ancora monta gomme invernali, dato in crescita rispetto al 2013, con il 12,44 % del campione, mentre l’1,95% monta pneumatici invernali con codice di velocità ridotto.
Volendo tracciare l’identikit dell’automobilista modello (89.8% di conformità), lo troveremmo così: Italiano di Bolzano, con un’auto oltre i 1.400cc, con meno di 5 anni e pneumatici estivi che guida su una strada a una corsia. Segue di un’incollatura il bolzanino virtuoso l’automobilista Ferrarese con l’89,71% di conformità.
Ma anche tra i virtuosi bisogna comunque sottolineare che c’è un 10,2% di automobilisti che presenta una non conformità relativa ai pneumatici, rispetto ad una media nazionale del 16,56% e una maglia nera che si attesta ad un pericoloso 33,14%.
Mentre l’automobilista meno accorto (più bassa % di pneumatici in regola – 66.86% del campione), lo troveremo a Taranto, sempre su una strada a una corsia, con un’auto oltre i 1.400 cc che tra i 5 e i 10 anni e pneumatici prevalentemente estivi (72% del campione). Al secondo posto per disattenzione Belluno (67,57% di conformità).