Incendi: arrestati dalla Forestale mentre bruciavano rifiuti pericolosi nelle campagne romane

Roberto Imbastaro

Due cittadini stranieri sono stati sorpresi dal personale del Corpo forestale dello Stato  mentre erano intenti a bruciare rifiuti pericolosi nella campagna nei dintorni di Ardea, in provincia di Roma. S.I. di anni 43 rumeno e P.M. di anni 44 bulgaro, infatti, sono stati colti in flagranza di reato mentre smaltivano illecitamente un consistente quantitativo di rifiuti, anche speciali e pericolosi, tra cui eternit e parti di elettrodomestici, appena scaricati da un mezzo utilizzato per il loro trasporto abituale, in un luogo dove erano ancora evidenti le tracce di precedenti incendi appiccati con la stessa finalità. I due responsabili sono stati arrestati per i reati di combustione illecita di rifiuti, fattispecie recentemente introdotta nell’ordinamento, e per violazione di sigilli, visto che l’area dove sono stati bruciati i rifiuti era stata già posta sotto sequestro da parte della  Polizia locale di Ardea. 

Il furgone utilizzato per il trasporto dei materiali è stato sequestrato, come previsto dalla normativa sul trasporto di rifiuti non autorizzato.    

L’intervento che ha permesso di trarre in arresto i due stranieri è stato effettuato dal personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma del Corpo forestale dello Stato unitamente a forestali in servizio presso i Comandi Stazione di Pomezia e Roma.  

L’operazione si colloca nel quadro di una più vasta attività di controllo che vede gli uomini del Comando Provinciale di Roma impegnati da tempo in una serrata azione di contrasto ai più diffusi fenomeni di degrado che caratterizzano il territorio della provincia quali, ad esempio, l’abbandono dei rifiuti e il loro illecito smaltimento per mezzo della combustione.

Soglia di attenzione ancor più elevata e maggior dispiegamento di forze messe in campo dai forestali in questo periodo di massima pericolosità per il rischio di incendi boschivi. 

Si rammenta infatti alla cittadinanza che durante la Campagna AIB,  è severamente vietato effettuare qualsiasi tipologia di abbruciamento, anche di residui vegetali, pratica consentita esclusivamente negli altri periodi dell’anno e nel rispetto delle prescrizioni di legge. 

Il fotosegnalamento dei fermati è stato effettuato presso la Compagnia Carabinieri di Pomezia competente per territorio e i due arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, saranno sottoposti a processo per direttissima.