Incendi boschivi: oggi 33 richieste di intervento aereo

redazione


Anche oggi il Sistema di Protezione Civile è stato impegnato nelle intense operazioni di spegnimento dei numerosi incendi boschivi al Centro-Sud.  Attivati a seguito della dichiarazione di mobilitazione, 70 volontari sono operativi in Calabria dall’8 agosto e 150 in Sicilia dal 31 luglio. Le squadre antincendio mobilitate sono impegnate, a fianco dei team locali e della Flotta aerea dello Stato, nelle attività di pattugliamento, spegnimento dei roghi e supporto alla popolazione.

Secondo i dati disponibili alle ore 18.30, sono 33 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) – che hanno visto impegnati gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile – di cui 9 dalla Sicilia, 9 dalla Calabria, 6 dal Lazio, 5 dalla Campania, 2 Sardegna, una dalla Puglia e una dalla Basilicata. Al momento, nonostante l’impiego di tutta la flotta, a un rogo non è stato possibile assegnare mezzi aerei ma le operazioni stanno procedendo via terra.

A supporto della Flotta aerea dello Stato nel pomeriggio in Calabria hanno operato anche 3 Canadair francesi, attivati grazie al Meccanismo Europeo di Protezione Civile.

L’intenso lavoro svolto dai piloti della flotta antincendio dello Stato ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 12 roghi. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza.

È utile infine ricordare che la maggior parte degli incendi boschivi è causata da comportamenti superficiali o, spesso, dolosi e che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente al numero di soccorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco 115 o, dove attivato, al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise, si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.