Incendiate le auto di Ispettore di Polizia Penitenziaria

Roberto Imbastaro

Gennarino De Fazio, componente della Direzione Nazionale della UIL Penitenziari ha reso noto che le auto di proprietà di un ispettore di Polizia Penitenziaria e della consorte, sono state date alle fiamme, da ignotinella prime ore di domenica. Quello che appare come un vero e proprio atto intimidatorio si è verificato a Lamezia Terme, nelle prossimità delle’abitazione dell’Ispettore che è anche il Vice responsabile delle sezioni detentive del carcere di Vibo Valentia, dove qualche settimana fa i detenuti classificati Alta Sicurezza hanno messo in piedi una pacifica protesta contro le restrizioni, a loro dire, attuate dalla Direzione del carcere. “Al collega giungano i nostri più vivi sentimenti di solidarietà e vicinanza – dichiara De Fazio – nella certezza che questi vili atti intimidatori non potranno in alcun modo avere influenza sulla professionalità e sull’impegno che tutta la polizia penitenziaria di Vibo, ma dell’intera Calabria, profondo ogni giorno, sebbene in condizioni di estrema difficoltà operativa. Se poi c’è un nesso tra quella protesta e l’atto intimidatorio di oggi saranno le indagini a verificarlo”. Ovviamente la notizia ha destato un certo scalpore tra le fila dei baschi blu di Vibo Valentia e le sono state immediatamente attivate per risalire agli esecutori.  “Purtroppo non è il primo caso di intimidazione che sono costretti a subire i poliziotti penitenziari in servizio nelle carceri calabre – sottolinea il sindacalista della UIL Penitenziari – Forse questo  è il prezzo che paghiamo al nostro impegno in prima fila nel contrasto al crimine organizzato, che trova nel momento penitenziario un punto alto di questa battaglia per la legalità. Non ci faremo intimidire e proseguiremo con analogo impegno ad affermare l’autorevolezza dello Stato all’interno dei penitenziari. Oggettivamente le condizioni attuali del nostro sistema penitenziario tra degrado, sovraffollamento e vacanze organiche non aiutano nell’assolvimento dei nostri doveri. Ma queste difficoltà rendono ancora più nitida la meritoria opera quotidiana di chi opera, spesso, senza mezzi e in splendida solitudine. Vogliamo auspicare – conclude Gennarino De Fazio – che ora il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria comprenda la necessità di assicurare alla Calabria un Provveditore effettivo in pianta stabile che possa garantire coordinamento, controllo e gestione amministrativa”.