Indagine Kaspersky Lab: l’8% degli utenti nasconde il proprio computer per proteggere i dati sensibili

redazione

La ricerca mostra come gli utenti Internet applichino molti metodi differenti per tenere al sicuro la propria privacy. Un intervistato su cinque (20%), ad esempio, ha ammesso di coprire la webcam, nel tentativo di proteggere la propria privacy. Sebbene sia utile, è importante comprendere che coprire la webcam non può impedire le registrazioni audio e proteggere gli utenti dall’essere ascoltati da hacker o gruppi criminali.

Inoltre, più di un utente Internet su quattro (28%) archivia i dati sensibili su dispositivi che non hanno accesso a Internet, pensando erroneamente che questo garantisca la protezione dei dati. Tuttavia, sebbene questa teoria abbia un senso logico e sia essenziale per proteggere i dati di backup dagli effetti di un attacco ransomware, anche senza connessione a Internet è possibile che un dispositivo venga infettato tramite la connessione di uno smartphone o una chiavetta USB compromessi.

Il 18% dei rispondenti cerca di evitare di usare siti noti come Google e Facebook per via delle informazioni personali che raccolgono, sebbene tracciare gli utenti e ottenere le informazioni sia oggi una pratica comune a quasi tutti i siti web.

Infine, l’8% degli utenti paranoici ha ammesso di nascondere il proprio computer, anche se questo non li aiuta a proteggersi dalle minacce di Internet. Il 7% ha inoltre affermato di perdere tempo durante i pagamenti online inserendo il codice della carta di credito per poi cancellarlo allo scopo di confondere i virus, nonostante i malware, specialmente i keylogger, non possano essere ingannati in questo modo.

Mentre alcuni utilizzano questi metodi estremi e inadeguati, le statistiche mostrano che altri utenti Internet mancano completamente di conoscenze informatiche. Solo il 23% ha infatti risposto di sentirsi preso di mira online e il 23% non crede che sia necessaria una soluzione di sicurezza, sollevando dubbi sulla loro consapevolezza online e sulla capacità di proteggersi.

“Questi risultati dimostrano l’esistenza di due estremi: da un lato ci sono persone che credono di poter tenere al sicuro i propri dati nascondendo, ad esempio, il computer; mentre dall’altro ci sono ancora persone che non prendono sufficienti precauzioni online. Gli utenti devono diventare più esperti e comprendere che con le attuali soluzioni di sicurezza è possibile proteggersi dalle minacce informatiche, senza dover arrivare all’eccesso di nascondere il computer”, ha commentato Morten Lehn, General Manager di Kaspersky Lab Italia.

Gli utenti possono proteggersi dalle minacce online senza dover ricorrere a metodi estremi o sbagliati. Kaspersky Internet Security, ad esempio, può proteggere gli utenti senza incidere sulle loro vite digitali. La funzionalità Webcam Protection per Mac e Windows garantisce la privacy dell’utente, mentre le funzionalità specifiche anti-tracciamento – come la funzione Private Browsing – possono aiutare gli utenti che non vogliono essere tracciati dai siti, rimuovendone le informazioni dal traffico Internet.