Indagine Smartbox, a confezionare regali per i propri cari sono soprattutto i millennials

Con l’avvicinarsi del Natale, impazza la corsa ai regali! Lo sanno bene gli italiani che si apprestano a mettere sotto l’albero una sorpresa speciale per i propri cari. La tendenza a dire “ti voglio bene” attraverso un gesto inaspettato contornato da un fiocco scintillante si conferma anche nel corso dell’anno: negli ultimi dodici mesi, ad esempio, 9 italiani su 10 hanno impacchettato un pensiero per celebrare compleanni e occasioni speciali. È quanto emerge da una ricerca commissionata da Smartbox all’istituto di ricerca Sky Consulting, che ha indagato le preferenze e le abitudini degli italiani in fatto di regali.

Ma come scegliere il regalo perfetto? In un mercato costellato da articoli materiali e “utili”, moltissimi italiani optano per regali esperienziali, ammettendo che – per stupire davvero famigliari, amici e partner – bisogna puntare su regali ragionati frutto di una profonda conoscenza degli interessi e passioni del destinatario. Dalla ricerca, infatti, è subito emerso un dato molto interessante: non solo gli italiani amano fare regali, ma per il 40% del campione donare un’esperienza è la sorpresa dalla marcia in più, un pensiero originale che arricchisce e suscita un’emozione allo stesso tempo.

Dalla ricerca vediamo inoltre che in Italia c’è un 25% – zoccolo duro di shop-aholic – che negli ultimi dodici mesi ha confezionato 17 regali, contro una media nazionale di 8: si tratta dei millennials, generazione tra i 25 e i 34 anni. In particolare, sono le donne a confezionare sorprese – destinate principalmente a cinque persone contro una media di tre – in occasione di Natale, compleanni e altre ricorrenze (per un totale di 7 occasioni identificate nel corso dell’anno, contro una media di 4).


Prendendo in esame un campione di giovani e giovanissimi (18-34 anni) e mettendolo a confronto con gli over 55, si può anche notare un interessante spaccato. I giovani fanno più regali dei senior: negli ultimi 12 mesi GenZ e Millennials hanno raggiunto una media di 9.7 regali, contro i 7.3 degli Over 55. Quasi la metà dei più giovani inoltre (il 49%) si trova d’accordo sulla tipologia di pensiero da donare: regalo è sinonimo di esperienza.

Ma quando e a chi si fanno più regali? Se per entrambe le generazioni Natale (selezionato come occasione principale dal 54% dei giovani e dal 51% dei senior) e compleanno (top occasion per il 69% dei giovani e 68% dei senior) restano i due momenti chiave, i giovani considerano anche altre tipologie di ricorrenze come la festa della mamma (35%), la festa del papà (28%) e San Valentino (24%).

Un altro punto di incontro tra le due generazioni consiste nel destinatario: i regali restano in famiglia per l’84% dei giovani e l’80% degli over 55. A conferma di ciò, il fatto che per il 60% dei giovani i genitori vengono prima di amici e partner. Diametralmente opposta la piramide dei senior con il partner in cima (destinatario preferito per il 46% dei rispondenti), prima di famigliari, amici e nipoti (che hanno accolto rispettivamente il 34%, il 32% e il 29% delle preferenze).


In uno scenario in un cui 4 italiani su 10 prediligono regalare esperienze da vivere, il 21% di questi ha optato, negli ultimi 12 mesi, per regali esperienziali multichoice – cofanetti tematici che permettono al festeggiato di scegliere la propria attività del cuore da una selezione più ampia di esperienze – in occasione di compleanni o in vista del prossimo Natale. Per coccolare i famigliari e il partner con questa tipologia di regali, gli italiani hanno un budget medio di 110 Eur, con un 77% disposto a spendere fino a 199 Eur. Ma quali saranno i cofanetti multi-esperienze più gettonati che troveremo sotto l’albero? Medaglia d’oro per i soggiorni fuori porta per il 49% dei rispondenti: il regalo perfetto per evadere dalla routine quotidiana e godere di una breve full immersion in una località di villeggiatura. A seguire, esperienze all’insegna della gastronomia e del benessere (selezionate come preferenza rispettivamente dal 12% e dall’11% del campione).