Informazione, tg "drogati" di sicurezza

Domenico Silvestri

Il tema della sicurezza come "oppio dei popoli"? Sembra essere questa, almeno per quanto riguarda l’Italia, la conclusione alla quale giunge l’Osservatorio europeo sulla sicurezza che stamane a Roma, presso la Sala stampa estera, ha presentato il suo Rapporto 2010 dal titolo: ”La sicurezza in Italia e in Europa. Significati, immagine e realtà”. Un’iniziativa, quella sviluppata insieme a Fondazione Unipolis, Demo&Pi e Osservatorio di Pavia, che ha messo sotto la lente di ingrandimento i maggiori Tg nazionali, sia delle reti pubbliche che private, rispetto sia al numero di notizie, sia ai fatti legati alla cronaca nera e all’economia. Dallo studio si rileva con chiarezza che malgrado gli italiani, come il resto degli europei, pongano quelli della crisi economica e della disoccupazione di gran lunga al vertice delle loro preoccupazioni, queste tematiche vengono di fatto ‘nascoste’ dai telegiornali che preferiscono dare, invece uno spazio sovradimensionato ai temi legati alla sicurezza e alla cronaca nera. Sono ben sei su dieci gli europei che considerano la dimensione economica come quella in assoluto piu’ importante – rileva lo studio -. Si va dall’89% degli spagnoli al 34% dei tedeschi, passando per il 65% degli italiani, il 63% dei francesi e il 51% dei britannici. ”Una priorita’ chiara che riflette – afferma l’Osservatorio sulla sicurezza – la situazione di crisi che attraversa il Vecchio Continente”. Una realta’ questa che non viene rappresentata dalla tv e dai telegiornali nostrani. Se, infatti, in paesi come la Francia, la Germania, la Gran Bretagna o la Spagna, i tg ”riflettono sostanzialmente nei loro notiziari, in termini di spazio decicato, i temi evocati dall’agenda delle preoccupazioni dei cittadini, in Italia si riscontra una anomalia gia’ registrata in passato”. Ai temi economici e del lavoro, infatti, la stragrande maggioranza dei nostri notiziari dedicano tempi ”assai limitati”, in media non piu’ del 6%. A farla da padrona con il 55,8% dei tempi sono problemi legati alla criminalita’ e ai reati contro la persona mentre la questione del peggioramento delle condizioni di vita e della perdita del lavoro non va oltre il 6,9% degli spazi sui tg. Non meglio va agli infortuni sul lavoro che si bloccano al 3%. In particolare, la sicurezza, in termini di ”notiziabilita”’ la fa da padrona a ”Studio Aperto” su ItaliaUno con il 29% del tempo dedicato, seguito dal Tg5 con il 26,4% e il Tg1 con il 17,7%. In queste tre testate le questioni sociali e della giustizia non superano, rispettivamente, il 3,2%, il6,2% e il 7,5% superati addirittura dallo spettacolo e dal costume e societa’.