Intervento del Capo della Polizia alla diretta streaming di #cuoriconnessi

redazione

“La rete è un grande spazio di libertà ma deve essere utilizzata con molta attenzione che i comportamenti, a volte innocui, o apparentemente innocui, possono diventare invece comportamenti pericolosi, purtroppo già registriamo anche ragazzini che sono stati vittime di un utilizzo improprio del web e quindi utilizziamo il web, stiamo nel web, il web è un momento di socializzazione importante che ci ha offerto in questi anni delle potenzialità che l’umanità non ha mai conosciuto prima ma, come tutti gli strumenti, sono positivi o negativi a secondo dell’uso che se ne fa”.

  1. “Come La Polizia di Stato aiuta le famiglie e questi i ragazzi? – A.D.R. “intanto svolgendo un’opera di controllo, di osservazione. La mia amministrazione dal 1998 che ha compreso l’importanza di stare nel web, peraltro, a breve, verrà istituita una direzione centrale della sicurezza cibernetica a dimostrazione di come siamo presenti nella rete, per sorvegliare, per controllare, ma la cosa che mi piace di più sottolineare come punto di riferimento, come punto di ascolto attraverso, ad esempio, la nostra app youpol, attraverso il nostro commissariato online, tutte le forme che rendono possibile la nostra presenza, non solo come controllori, non solo come soggetti che sono chiamati anche a svolgere  un’attività repressiva ma soprattutto come compagni di strada, come punto di riferimento, come presidio di legalità anche soprattutto in un mondo che sempre più sarà il nostro mondo”

“È una iniziativa che ormai ci accompagna da qualche anno, ringrazio unieuro e tutti quelli che l’anno resa possibile attraverso anche le pubblicazioni, che saranno distribuite a migliaia di ragazzi, è un modo per avvicinare i giovani, i ragazzi, gli studenti, gli utilizzatoti privilegiati a volte vulnerabili della rete perchè credo che nel mondo dei rischi ci siano due parole fondamentali: consapevolezza e responsabilità. Consapevolezza che il web è una grande conquista di libertà, ma può essere anche un pericolo soprattutto per chi immagina di essere nella condizione di poterlo dominare, quando troppo spesso invece si è dominati; e responsabilità, la responsabilità dei ragazzi, la responsabilità dei genitori. Mi piace sottolineare come a volte ci si preoccupi della sicurezza dei nostri ragazzi quando devono fare qualche centinaia di metri fuori di casa e li si lascia poi nello sconfinato mondo del web senza alcuna protezione, e allora conoscere, approfondire, proteggersi perché credo che in questo mondo la prevenzione valga molto di più di ogni forma di repressione, perché a volte la repressione, soprattutto quando riguarda spazi di libertà, è un boomerang, e allora noi privilegiamo la conoscenza, l’educazione, l’informazione e quindi questa iniziativa “cuoriconnessi” come tutte le iniziative che la mia amministrazione ormai da anni fa nelle scuole, e qui ringrazio il Ministero dell’istruzione che ancora una volta ci accompagna con grande intelligenza, con grande passione è la modalità che riteniamo più giusta più corretta e più efficace per rendere un servizio in un mondo, in un contesto dove la Polizia di Stato, le forze di sicurezza del nostro paese devono svolgere un ruolo importante”.