Intervista all’Head e Solution Marketing di Motorola Solutions Olatunde Williams: superare mentalità per garantire sicurezza

Tiziana Capponi

In una delle sale dedicate, incontriamo Olatunde Williams, che per Motorola è Head e Solution Marketing Europe & Africa. Ci dedica un po’ del suo tempo e ci spiega progetti e successi dell’azienda.

Motorola Solution è una realtà solida in tutto il mondo. Come si caratterizza il mercato italiano?

– In Italia abbiamo 35 rivenditori autorizzati, a cui vanno aggiunti i canali diretti governativi, frutto di partnership consolidate nei decenni. Naturalmente il mercato è in espansione, e siamo certi che le nuove strategie – ineguagliabili dal punto di vista dei software e degli hardware – sapranno ampliare spazi già consolidati e conquistarne di nuovi.

Quello della sicurezza è un tema particolarmente sentito negli ultimi anni, ma resta un segmento limitato. Chi sono i vostri interlocutori?

– Le forze dell’ordine sono certamente  i nostri interlocutori principali: Polizia, Carabinieri, vigili del fuoco, in generale le forze armate. Ma non sono gli unici a cui ci rivolgiamo. Basti pensare all’utilizzo delle nostre strumentazioni durante le calamità naturali: terremoti, inondazioni, frane. L’intervento immediato dei soccorsi risulta essenziale e Motorola rappresenta senza dubbio una garanzia. E’ per noi motivo di vanto e modello da esportare la collaborazione che in Italia abbiamo intrapreso con la Protezione Civile nazionale, con la Croce Rossa, con il 118. L’esempio di intervento più recente è la tragedia di Rigopiano.

Ci diceva che il mercato italiano è in espansione. Come mai, nonostante il successo dei vostri prodotti, non si è avuta una totale adesione al loro utilizzo? Quali sono gli ostacoli?

– La copertura sul territorio italiano è di circa il 50%. Che sicuramente è un ottimo risultato, ma non basta. La mentalità ancora legata alle tecniche e ai prodotti tradizionali delle forze dell’ordine è uno scoglio che dobbiamo superare: una problematica, questa, che non riguarda solo l’Italia ma che caratterizza quasi tutti i Paesi. L’applicazione dei nostri software richiede inoltre un elevato sviluppo della tecnologia nazionale, spesso non adatta ad accogliere innovazioni dalla portata straordinariamente innovativa e trasformazioni rapide. Ma non ho dubbi che si tratta solo di una questione di tempo.

Qual è la strategia vincente, dunque?

– Fare squadra. La creazione di un ecosistema forte, in cui ciascuno occupi uno spazio definito, che consenta di monitorare l’intero territorio, la totalità delle situazioni a rischio, che costruisca e gestisca, ciascuno per la propria competenza, la sicurezza dei cittadini e degli apparati.