Iraq: la strage infinita

eugenia Scambelluri

In Iraq continua la strage infinita, ma non sembra più preoccupare nessuno. Ogni notizia di attentati kamikaze e di autobombe viene oramai relegata molto in basso nelle scalette dei Tg e merita solo qualche breve nella cronaca internazionale. Politicamente non conviene a nessuno mettere in piazza il fallimento di una strategia politico/militare millantata come vittoriosa.  A ottobre, nelle violenze in Iraq, generate in gran parte da conflitto settario tra sunniti e sciiti, sono morte 964 persone, il numero più alto in un solo mese dall’aprile 2008, quando i morti erano stati 1.073. Il governo iracheno ha diffuso questi dati  poche ore prima dell’incontro a Washington tra il presidente americano, Barack Obama, e il premier iracheno, Nuri al-Maliki, due anni dopo il completamento del ritiro delle truppe americane dall’ Iraq.