Kaspersky Lab: non prendersi cura di app e dispositivi porta al “caos digitale”

redazione

La ricerca ha svelato che gli utenti installano solitamente 12 app per Android al mese ma ne eliminano solo 10, aggiungendo così due app al loro dispositivo ogni mese. Quando si installano molte app, diventa importante saperle gestire per evitare il caos digitale. Kaspersky Lab ha invece scoperto che solo la metà (55%) degli utenti intervistati aggiorna e controlla i contenuti del proprio dispositivo rimuovendo documenti e app inutilizzati.

Questi dati fanno parte del nuovo report realizzato da Kaspersky Lab: “Digital clutter and its dangers”. La ricerca si basa sui dati raccolti grazie a un’indagine online effettuata in 17 Paesi, sulle analisi statistiche del Kaspersky Security Network (KSN) e su un esperimento relativo alla performance delle app condotto dagli esperti di Kaspersky Lab.

L’aumento del caos digitale rende sempre più importante l’aggiornamento e la selezione delle app per combattere i malware che sfruttano le vulnerabilità per infettare il dispositivo. Tuttavia, l’indagine ha rivelato che un quarto degli utenti (28%) aggiorna le proprie app solo se obbligato e il 10% prova a non farlo in alcun caso.

Le app, con la loro attività quotidiana, possono mettere in pericolo i dati degli utenti e i loro dispositivi. L’analisi di Kaspersky Lab mostra infatti che, su 100 app Android che possono essere gestite dagli utenti (ad esempio installate o eliminate), 83 hanno accesso ad informazioni sensibili degli utenti, come contatti, messaggi e dati, e possono persino effettuare chiamate e inviare sms.

Ulteriori dati del KSN mostrano come le app possano agire senza il consenso dell’utente. Ogni utente ha in media 66 app installate sul proprio dispositivo Android e, analizzando un campione rappresentativo di 66 app Android tra le più conosciute, è stato rilevato che 54 app si sono avviate in background senza alcuna azione da parte dell’utente, consumando in media 22MB di traffico al giorno.

Le impostazioni delle app permettono all’utente di controllare a cosa possono accedere e con cosa possono interagire sul dispositivo. Tuttavia, l’indagine ha rilevato che solo il 40% delle persone gestisce le impostazioni di ogni applicazione sul proprio cellulare. Inoltre, solo il 32% può impedire l’installazione di un’app se non è d’accordo col contenuto del contratto di licenza.

“Sottovalutando l’importanza di prendersi cura dei propri dispositivi, gli utenti espongono device e dati personali a minacce di sicurezza. Spesso infatti, non prendono provvedimenti necessari, come la pulizia e l’aggiornamento dei software, la modifica delle impostazioni e la rimozione di app che non vengono più usate”, ha commentato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab. “Trascurare la manutenzione delle app non comporta solo l’aumento del caos digitale ma può causare anche una grande quantità di problemi, come errori del dispositivo, durata limitata della batteria o infezioni di malware. Le app hanno accesso ad alcune delle informazioni personali più sensibili che abbiamo sul nostro dispositivo e gli utenti, spesso, non si accorgono quando queste informazioni vengono rese pubbliche. Invitiamo quindi gli utenti a mettere in ordine le loro “case digitali”: proprio come una stanza ordinata e pulita porta nuova energia nella propria casa e nella propria vita, allo stesso modo, un computer o un cellulare ordinato rendono la fruizione più piacevole e decisamente più sicura”.

Per combattere il disordine e proteggere i propri dati personali, si consiglia agli utenti di adottare le seguenti misure:

·             Sapere cosa è archiviato e dove: analizzare i propri dispositivi e scoprire quali informazioni sono memorizzate in app e file;

·             Fare le “pulizie di primavera” sul dispositivo: sistemare la propria “casa digitale” pulendo e aggiornando regolarmente le informazioni memorizzate sul dispositivo;

·             Aggiornare le app e i software: eseguire regolarmente gli aggiornamenti non appena una nuova versione viene rilasciata;

·             Usare software specifici: i software cleaner, come quello integrato nelle principali soluzioni di sicurezza di Kaspersky Lab, eseguono una scansione di tutte le applicazioni installate sul dispositivo e segnalano quelle che rappresentano potenziali rischi o vengono usate raramente.