“Il presunto attacco all’agenzia delle entrate rivendicato sul sito del famigerato gruppo LockBit indica che la pubblica amministrazione italiana continua ad essere un bersaglio di interesse per gli attaccanti ed i gruppi impegnati negli attacchi ransomware mirati (fenomeno chiamato anche Big Hunting Game). Si spera che eventuali indagini rendano nota ai cittadini la natura dell’azione e soprattutto portino alla luce gli eventuali impatti.
Ad ogni modo appare evidente che la protezione di questo tipo di infrastrutture è prioritario per la sicurezza dei cittadini e per farlo è doveroso sfruttare le migliori tecnologie a disposizione. Risulta inoltre fondamentale la trasparenza e la condivisione di informazioni necessarie per meglio capire i trend di questa minaccia, ma soprattutto per capire quali potrebbero essere gli impatti per i cittadini e le aziende. Comprendere quali informazioni potrebbero essere state messe a rischio e come potrebbero essere utilizzate nel futuro da eventuali malintenzionati è importante per dare la possibilità di prepararsi e reagire ad eventuali azioni criminali future.
Inoltre il fenomeno del Big Hunting Game purtroppo continua ad essere una delle principali minacce ad oggi presenti nel mondo della sicurezza informatica e per mitigarlo è necessario essere preparati, in grado di reagire e soprattutto non cedere al ricatto, non pagare, per evitare di finanziare questa attività criminale”.