La mostra "Terremoti d’Italia" fa tappa a Gibellina

Tiziana Montalbano

Si chiama “Terremoti d’Italia” la mostra itinerante, promossa dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per ricordare gli eventi sismici verificatisi in Italia nel corso del ‘900.
Partita lo scorso settembre, dopo aver fatto tappa a Foligno e Ancona, la mostra si fermerà a Gibellina (Tp) fino al 9 marzo, per poi concludere il suo viaggio a Messina in occasione del centenario del terremoto sullo Stretto.
L’iniziativa ha l’obiettivo di stimolare i cittadini, ed in particolare i giovani, ad un ruolo attivo nel campo della conoscenza e della prevenzione del rischio sismico.
Un viaggio indietro nel tempo che, attraverso frammenti d’arte di maestri come Renato Guttuso e Alberto Burri, ci porta a rivivere virtualmente i terremoti che hanno colpito l’Italia negli ultimi cento anni: Marche e Umbria nel ‘97, la valle del Belice nel ’68, Messina e Reggio nel più lontano 1908.
In esposizione, oltre alle opere d’arte, anche una variegata raccolta di testimonianze storico-documentate provenienti dall’archivio dell’Istituto Luce e dalla Discoteca di Stato, dalle Teche Rai e dall’Archivio Centrale di Stato.
La mostra, inoltre, offre ai bambini delle scuole un laboratorio che permette di approfondire la conoscenza del terremoto attraverso l’interattività di simulatori del rischio sismico.