La Polizia cerca musicisti

red

Tromba, sassofono e flicorno sono gli strumenti che la Polizia di Stato sta ricercando attraverso un concorso pubblico per gli orchestrali della banda musicale. I posti messi a concorso sono sette, ripartiti per ordine di strumento e relativo diploma. L’aspirante musicista in divisa deve possedere, oltre il diploma di Conservatorio nello strumento per il quale si candida, anche tutti i requisiti psico-fisici richiesti nel bando di concorso. Le domande devono essere redatte e presentate presso la questura della provincia di residenza entro i trenta giorni successivi al 4 agosto 2009, data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana – 4a serie speciale "Concorsi ed esami". Le prove d’esame, come in ogni audizione di rispetto, prevedono sia una parte esecutiva strumentale che un’altra teorica, con un colloquio sulla storia dello strumento e sui suoi elementi fisico-acustici. Ma dai candidati orchestrali di questa storica banda, con settant’anni di vita alle spalle, ci si aspetta una professionalità arricchita anche da ulteriori conoscenze: informatiche e lingua straniera; entrambe indispensabili per lo studio e la condivisione delle partiture musicali, e per una comunicazione idonea alle tournèe che fanno tappa anche all’estero. Attività concertistica che ha visto suonare la banda anche con artisti di fama internazionale: Ami Stewart, Leon Bates, Katia Ricciarelli, Stefano Bollani e Mariella Devia. I candidati dichiarati vincitori del concorso saranno nominati orchestrali in prova della banda musicale della Polizia di Stato in servizio a Roma, sede della banda. "Fiato alle trombe" è dunque l’invito conclusivo per chi desidera diventare uno della banda, uno dei 105 guidati dal maestro direttore Maurizio Billi, esecutori di musiche che vanno ben oltre l’ambito prettamente bandistico, con un repertorio che spazia dalle tradizionali marce militari, a trascrizioni di musica classica e contemporanea con le note del Libertango di Astor Piazzola o di Rhapsody in blue di George Gershwin.