La Polizia di Stato di Torino ha eseguito, nella mattinata odierna, 19 misure cautelari nei confronti di alcuni militanti del centro sociale di Askatasuna che il 13 febbraio, insieme ad altri antagonisti e studenti, avevano assaltato la Palazzina Einaudi in occasione di un volantinaggio riguardante la tematica delle Foibe effettuato da alcuni esponenti del FUAN.
Nello specifico una quarantina di persone ha circondato i Reparti Mobili, mentre un’altra decina di persone si introduceva nel plesso dopo aver aggredito due guardie, arrivando fino all’aula “Paolo Borsellino”, affidata agli esponenti del FUAN, sfondando la porta d’ingresso e danneggiando diversi arredi.
Una volta compiuto il fatto, si sono poi riversati in strada ad aiutare il gruppo all’esterno, rinfoltito nel frattempo di altri ribelli, che cercava di entrare in contatto con gli esponenti del FUAN. Uno di questi è stato poi colpito da un calcio da parte di un antagonista che è stato prontamente fermato dai poliziotti, scatenando una violenta reazione da parte dei ribelli, che hanno tentato di sottrarre il loro compagno alle Forze dell’Ordine.
I poliziotti sono riusciti a portare l’aggressore in macchina e ad organizzare il trasferimento verso la Questura, ma sono stati nuovamente presi d’assalto dal gruppo di studenti, che ha accerchiato la vettura, ma sono poi riusciti a sfuggire agli aggressori.
L’azione violenta compiuta dagli studenti ha causato il ferimento di 8 agenti.
Il giorno successivo, durante un corteo di protesta, organizzato dai militanti antagonisti, è stata nuovamente occupata e vandalizzata l’aula “Paolo Borsellino”.
I militanti hanno ancora minacciato una guardia giurata posta a vigilanza del locale.
L’aula è stata poi sequestrata dalla Digos di Torino in esecuzione di un provvedimento della Procura della Repubblica di Torino.
La Polizia di Stato di Torino, aiutata dalle Questure di Trieste, Brescia, Udine e Cuneo, ha eseguito gli arresti domiciliari per tre membri del C.U.A. (Collettivo Universitario Autonomo) articolazione di Askatasuna, e sette divieti di dimora (cinque di Askatasuna e due di Ex Asilo). Per altre nove persone (quattro di Askatasuna, due di Ex Asilo e tre di Collettivi Universitari) è stata invece comminata la misura cautelare con obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.
I capi d’imputazione sono vari, dalla rapina e la resistenza a pubblico ufficiale, alla minaccia ad incaricato di pubblico servizio, violenza privata e danneggiamento.
Sono stati individuati e denunciati, per analoghi reati, altri nove militanti, mentre è ancora al vaglio degli inquirenti la posizione di altre otto persone.