La Polizia Postale di Roma arresta un minore di etnia rom per tentata estorsione

redazione

Nella mattinata odierna gli uomini della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma hanno eseguito una misura cautelare coercitiva emessa a carico di un minore accusato di tentata estorsione aggravata continuata.

L’indagine veniva avviata a seguito della denuncia presentata, alla Polizia Postale, dalla madre di un ragazzo di 17 anni al quale l’indagato aveva richiesto euro 800, presentandosi come esponente del Clan Casamonica e minacciandolo di picchiarlo qualora la somma richiesta non gli fosse stata versata.

Nella circostanza il ragazzo, che aveva incontrato l’indagato per strada mentre percorreva la via Marmorata, dopo essere riuscito a convincere l’estortore di non avere con sé una tale somma di denaro e fingendo di impegnarsi a reperirla in tempi brevi, veniva costretto a fornire la propria utenza cellulare per consentire al malvivente di contattarlo successivamente per definire i dettagli dell’incontro funzionale alla consegna del denaro.

Successivamente al citato incontro, il minore iniziava a ricevere una serie di messaggi “Whatsapp”, con i quali lo sconosciuto sollecitava, ripetutamente e con minacce, la richiesta estorsiva.

Fortunatamente il ragazzo raccontava ai propri genitori quanto stava accadendo, i quali si rivolgevano alla Polizia Postale.

Le indagini informatiche espletate consentivano di identificare il titolare del profilo Whatsapp utilizzato per inviare i ripetuti messaggi minacciosi con le richieste di denaro, soggetto minore degli anni 18, di etnia rom ma non della famiglia Casamonica e con precedenti di polizia per fatti analoghi.

In considerazione della grave e reiterata condotta delittuosa e tenuto altresì conto dei precedenti specifici, l’A.G. per i Minorenni di Roma emetteva la misura cautelare della permanenza in casa (gli arresti domiciliari previsti per i minori degli anni 18), che è stata eseguita dagli uomini della Polizia Postale di Roma.

Nel corso dell’esecuzione gli investigatori hanno altresì proceduto al sequestro del telefono cellulare che l’estortore aveva utilizzato per inviare i messaggi whatsapp e che sarà sottoposto ad analisi informatica.