Le vulnerabilità 0-day come proteggersi secondo Positive Technologies

Roberto Imbastaro

 

Positive Technologies, produttore leader nella fornitura di soluzioni di sicurezza aziendale, gestione delle vulnerabilità, analisi delle minacce e protezione delle applicazioni, ha così commentato i risultati dello studio RAND, sensibilizzando gli utenti a muoversi per tempo così da non doversi preoccupare delle vulnerabilità 0-day: 

Il numero di vulnerabilità 0 day rivelate di per sé non dice nulla circa i livelli di rischio. Ogni giorno vengono scoperte nuove vulnerabilità 0-days a volte per motivi economici, a volte solo per divertimento. Ad esempio, in uno dei dibattiti sulla sicurezza tenuti durante i Positive Hack Days, in soli 2 giorni sono state trovate 10 vulnerabilità nei software dei Sistemi di Controllo Industriale (SCADA). Alcune di queste sono state già risolte, altre no, ma è quasi impossibile fare qualsiasi previsione a riguardo. 

L’informazione più interessante riguarda come le vulnerabilità 0-day vengono gestite. Si tratta di un lavoro complicato e costoso. Per quanti sono preoccupati dell’impatto che queste vulnerabilità possono avere sulla sicurezza degli utenti, Positive Technologies dà una buona notizia: solo alcune di queste sono davvero di tipo 0-day. Nella maggior parte dei casi, invece, si tratta di vulnerabilità meno aggressive, economiche e ben note.  Un’indagine di Positive Technologies relativa agli incidenti digitali nel 2016 ha rivelato che la maggior parte dei cyber-criminali utilizza metodi semplici ed economici per attaccare, compresi exploit pronti all’uso per vulnerabilità note. Come dire, prima di preoccuparsi che una folata di vento possa spalancare le porte, è necessario appurare che le porte siano chiuse a chiave! Il che significa che password troppo semplici, software obsoleti e l’apertura di qualsiasi mail che arriva nella propria posta elettronica possono essere i problemi principali.”