Massima vigilanza antiterrorismo ma nessun allarme specifico per quanto riguarda l’Italia: è il quadro che sarebbe stato delineato oggi al Copasir dal direttore generale del Dis, Gianni De Gennaro, di fronte ai parlamentari del Copasir. Gli sviluppi della crisi libica consigliano di tenere alta la guardia sotto il profilo della prevenzione, soprattutto alla luce delle migliaia di immigrati giunti in queste settimane dai Paesi del Nord Africa. Non si puo’ escludere infatti che tra i migranti in fuga dai disordini e dalla guerra civile si possano infiltrare estremisti islamici con progetti ostili. Non a caso, come misura preventiva, sono stati già aumentati i controlli alle frontiere marittime oltre che agli scali aeroportuali italiani. Fin dall’ inizio della crisi libica, poi riunito in forma permanente il C.a.s.a, Comitato di Analisi Strategica antiterrorismo per l’acquisizione e la valutazione di ogni notizia utile e per la successiva predisposizione di misure conseguenti. De Gennaro, già ascoltato dal Copasir in audizione il 3 marzo scorso, avrebbe parlato della situazione della rete di intelligence in Nord Africa alla luce di quanto accaduto in queste ultime settimane. Per quanto riguarda il territorio italiano, da diversi giorni è stata ulteriormente rafforzata la vigilanza nei riguardi di una serie di ‘siti sensibili’ a rischio di attentato terroristico: sedi istituzionali e diplomatiche, chiese, moschee ed altri luoghi di culto, stazioni ferroviarie, siti industriali a carattere strategico, luoghi di ritrovo. Nella riunione di venerdi’ scorso del Comitato nazionale per l’ ordine e la sicurezza pubblica, i responsabili degli apparati di sicurezza avevano concordato sull’ opportunita’ di elevare il livello di allerta.