Secondo fonti dell’intelligence statunitense Muammar Gheddafi non è in fuga da Tripoli, ma sta invece pianificando una forte resistenza. Verso la città stanno dirigendosi i ribelli, che ad ogni ora annunciano nuovi posizionamenti sempre più vicini al centro della città. La preoccupazione è che una difesa ad oltranza di Tripoli potrebbe coinvolgere la popolazione civile. Continuano anche le defezioni tra gli uomini più vicini a Gheddafi. Secondo gli insorti l’ultimo in ordine di tempo ad aver cambiato bandiera sarebbe stato l’ex numero due del regime libico ed ex primo ministro Abdessalam Jaloud. Il Consiglio nazionale transitorio di Bengasi hanno spiega che l’ ex capo dell’esecutivo sarebbe scappato con la sua famiglia per raggiungere Zintan, a sudest di Tripoli, approfittando del fatto che anche questa città è nelle mani dei ribelli. Ieri si era diffusa la voce che un aereo venezuelano fosse atterrato a Djerba, pronto a portare in salvo il Rais e la sua famiglia alla “corte” del presidente Chavez, rimasto forse l’unico suo sostenitore. Ma c’è stata una smentita da parte del vice ministro degli Esteri libico, Khaled Kaim. E su questo punto concorda anche Washington: Gheddafi è ancora a Tripoli.