Libia: proseguono gli scontri

Roberto Imbastaro

È salito a 25 morti e 80 feriti il bilancio delle violenze tribali in corso da domenica notte a Sebha, nella Libia meridionale, tra i residenti e i membri della Tribù Toubou. Solo oggi i combattimenti nel centro della citttà hanno causato 5 morti e una decina di feriti. Da lunedì notte, hanno fatto sapere fonti ospedaliere, c’è stato un continuo arrivo di feriti e morti. Gli scontri erano iniziati nella zona dell’aeroporto, dopo l’uccisione di un reidente di Sebha, al quale alcuni miliziani Toubou volevano portare via la macchina. Oggi, hanno rivelato alcuni testimoni, forze governative si sono scontrate con i miliziani  Toubou, che hanno piazzato i loro cecchini in vari punti della città. Negli ultimi mesi, in analoghi scontri tribali, decine di persone erano rimaste uccise nella provincia sud-occidentale di Al-Kufra. Oltre cinque mesi dopo aver preso il potere in Libia, dopo la morte di Muammar Gheddafi, il Consiglio Nazionale Transitorio non riesce ancora a controllare l’azione degli innumerevoli gruppi di guerriglieri. Molti dei ribelli, per questioni strategiche, non hanno deposto le armi in un Paese che non ha ancora visto la nascita di un esercito nazionale.