L’industria conciaria come esempio di economia circolare: alla Green Week un itinerario speciale sulla “green leather”

redazione
Torna anche quest’anno, nell’ambito della Green Week, appuntamento nazionale dedicato alla sostenibilità, in programma fino all’11 luglio, l’ormai tradizionale itinerario speciale dedicato al settore dell’industria conciaria, esempio ante litteram di economia circolare.
 
La sezione speciale è stata presentata stamattina nella sede di UNIC Concerie Italiane ad Arzignano da quattro eccellenze green dell’industria conciaria che nei prossimi giorni apriranno le loro porte a ricercatori, dottorandi e studenti universitari provenienti da tutta Italia: DaniConceria MontebelloMedio Chiampo e Dal Maso Group.
 
L’itinerario, promosso da UNIC Concerie Italiane, si svolgerà tutto all’interno della provincia di Vicenza, nel più grande distretto conciario a livello europeo – sede, oltre che di industrie del settore, anche di impianti di eccellenza nel settore chimico e di trattamento delle acque. Prima tappa del percorso, mercoledì 7 luglio, sarà MedioChiampo, impianto di depurazione industriale a totale partecipazione pubblica che è in grado di trattare i reflui industriali delle numerose aziende conciarie della zona. Si proseguirà poi da Dal Maso Group, un’avanguardia nel trattamento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi provenienti dall’industria conciaria, dai quali recupera il cloruro di sodio utilizzato per la conservazione delle pelli consentendo un più facile smaltimento in discarica e riutilizzando il sale recuperato per il disgelo stradale, con ottimi risultati prestazionali e ambientali. A chiudere il percorso speciale, saranno poi due industrie conciarie – Dani e Conceria Montebello – dove sarà possibile osservare tutte le fasi della lavorazione della pelle dal grezzo al finito.
 
Il focus sull’industria conciaria proseguirà poi al Festival della Green Economy di Parma, dove nelle giornate di venerdì 9 e sabato 10 luglio gli imprenditori vicentini saranno protagonisti di tre diversi eventi sempre a cura di UNIC: “Pelle, ecopelle, plastica e materiali alternativi: il valore delle parole. Chi è più green?” (venerdì 9 luglio, ore 15), “La risorsa idrica: un bene da difendere. L’esperienza del settore conciario” (venerdì 9 luglio, ore 18), e “Da scarto a risorsa, un concreto contributo nell’economia circolare” (sabato 10 luglio, ore 11.30).
 
«C’è da essere fieri della conceria italiana – commenta Fulvia Bacchi, direttore generale UNIC Concerie Italiane – : recuperando uno scarto della filiera alimentare e attraverso un complesso equilibrio tra una continua modernizzazione di modelli e processi produttivi e il mantenimento di quei valori di creatività e artigianalità è leader incontrastato. L’impegno nei confronti della sostenibilità, intesa nella sua più ampia accezione, la caratterizza da decenni ed è un impegno che non viene mai meno, ma anzi assume connotati sempre più significativi».
Green Leather: il Report di Sostenibilità 2020 a cura di UNIC
L’edizione 2020 del Report di Sostenibilità realizzato da UNIC – Concerie Italiane (clicca qui per il report completo) riprende l’impostazione di quella precedente, costruita “attorno” agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030. E la aggiorna orientandosi sulla lunghezza d’onda del Green Deal Europeo: se l’obiettivo comunitario è decarbonizzare entro il 2050 l’area UE, favorendo i modelli economici circolari e quelli che favoriscono i materiali durevoli e riutilizzabili, la pelle già può dire di essere allineata. Dopo aver integrato nel 2019 gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda ONU 2030, il Rapporto di Sostenibilità UNIC – Concerie Italiane si propone oggi come strumento innovativo per operatori e stakeholder affinché alla pelle si riconosca lo status di materiale protagonista della rivoluzione green.
 
La produzione di pelle italiana (1.180 aziende sparse nel territorio nazionale danno lavoro a 17.515 addetti) si assesta su un totale di 4,6 miliardi di euro. Nel quadro internazionale rappresenta il 65% del valore della produzione europea ed il 23% di quella mondiale. Resta centrale il contributo dell’export, a testimonianza della vocazione internazionale delle imprese del settore, pari al 73% del fatturato totale. Gli investimenti in sostenibilità superano il 4% del fatturato complessivo.
 
Sotto il profilo della sostenibilità sociale, il report fotografa nel settore un 89,7% di inquadramento contrattuale a tempo indeterminato e una quota del 21,5% di occupazione femminile, un tasso di infortuni in forte contrazione (-42% dal 2003), con un’incidenza del 25% di infortuni in itinere. Per quanto riguarda le performance ambientali, le elaborazioni UNIC ne confermano la continuità positiva. Per esempio, la produzione di rifiuti per metro quadro di pelle è passata da 1,75 chili dell’anno precedente a 1,65 chili rilevati dal report 2020. Il 75,4% di questi scarti, in ogni caso, è destinato al recupero. Costante attenzione i conciatori riservano ai consumi idrici ed energetici, che rappresentano una voce di costo molto importante e gestendo la quale si ottimizzano efficacemente anche gli impatti ambientali: dal 2003 si evidenzia una riduzione del 18% nei consumi idrici per metro quadro di pelle e del 30% dei consumi energetici.
Le aziende protagoniste
Conceria Montebello. Dal 1967 l’azienda produce pelli bovine, pieno fiore e scamosciate destinate al mondo della moda. In collaborazione con le firme più prestigiose, vengono ideati e realizzati sia articoli basici che sofisticati, adatti ai settori dell’abbigliamento, pelletteria, calzatura e interior design.
 
Dal Maso Group. Dal Maso Group, con sede ad Arzignano nel cuore del distretto conciario della Valle del Chiampo, si occupa di raccolta, trasporto, recupero e trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi prodotti prevalentemente dall’industria conciaria, attività tipicamente radicata nel tessuto socioeconomico della provincia di Vicenza. Nel 2020 Dal Maso Group è stato selezionato come vincitore del concorso promosso da Confindustria “Best Performer dell’Economia Circolare” nella categoria di Servizi Ecologici con il progetto dell’impianto per il recupero del sale. Questo impianto unico nel suo genere permette di recuperare il rifiuto costituito da cloruro di sodio impiegato per la conservazione delle pelli grezze nel settore conciario e dall’utilizzo nel settore alimentare il quale, a causa delle impurità che lo caratterizzano, fino a qualche anno fa doveva necessariamente essere avviato a smaltimento in discarica.
 
Dani. Nasce nel 1950 come piccola conceria a conduzione familiare, oggi è una multinazionale con una posizione globale. Può contare su: 1.200 dipendenti, 180.000.000 € di fatturato, di cui il 75% all’esportazione, 3 concerie a ciclo completo in Italia, 3 stabilimenti esteri per le operazioni di taglio e cucito delle pelli finite, 2 sedi commerciali negli Stati Uniti ed in Cina, 2 magazzini Instant Service in Italia e Stati Uniti. Le loro pelli danno forma alle idee più audaci di stilisti e designer, abbelliscono gli interni auto più prestigiosi, regalano comfort e bellezza agli interni più esclusivi. Sono il frutto di organizzazione industriale, perizia artigianale, passione e creatività. Si riconoscono in un’idea di impresa in cui coesistono, alimentandosi reciprocamente, inclusione sociale e territoriale, salvaguardia delle risorse naturali e redditività degli investimenti. Un impegno espresso chiaramente nel logo: “Sustainable leather”.
 
Medio Chiampo. È una società a totale partecipazione pubblica che si occupa del servizio idrico integrato dei comuni di Montebello Vicentino, Zermeghedo e Gambellara. L’ente gestisce circa 200 km di rete acquedottistica e fognaria e un impianto di depurazione equivalente a quello di una città di 500.000 abitanti, in grado di trattare i reflui industriali delle numerose aziende conciarie della zona. L’impianto, realizzato negli anni 80, è stato oggetto soprattutto negli ultimi anni di numerosi interventi di implementazione e di adeguamento per rendere sempre più efficiente il sistema di depurazione. Oggi la società è in crescita e proiettata verso le sfide future grazie a collaborazioni con università ed enti di ricerca e a un piano di investimenti che coniuga sviluppo del territorio e salvaguardia dell’ambiente. In ottica di una sempre più efficace mitigazione dell’impatto ambientale, recentemente è stato realizzato un innovativo impianto per l’abbattimento dell’idrogeno solforato, installato presso l’impianto di depurazione.
Dal 5 all’11 luglio torna la Green Week, il più importante appuntamento nazionale dedicato alla sostenibilità
La decima edizione della Green Week sarà aperta dal tour delle “Fabbriche della Sostenibilità”: da martedì 6 a giovedì 8 luglio, dalla Toscana al Friuli Venezia Giulia, passando per Lombardia, Veneto, Trentino ed Emilia Romagna, apriranno le proprie porte ai visitatori trenta aziende che hanno scelto di adottare processi o di realizzare prodotti ecosostenibili e che vogliono far conoscere le proprie pratiche “green” e di Corporate Social Responsibility. Tali aziende investono molto, anche come leva competitiva, su tematiche quali l’economia circolare, il riuso, la gestione dei rifiuti in ottica sostenibile e l’abbattimento delle emissioni, il risparmio energetico e le nuove forme di energia, le nuove tecniche costruttive e la sostenibilità dei mezzi di trasporto, la responsabilità sociale e ambientale d’impresa.
 
Da venerdì 9 a domenica 11 luglio, invece, sarà la volta del Festival della Green Economy di Parma. Hanno infatti già confermato la loro partecipazione i ministri alla transizione ecologica Roberto Cingolani e alle infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini. Ma saranno poi moltissimi gli imprenditori che interverranno a partire dal presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli, al presidente del Gruppo Granarolo Gianpiero CalzolariMaria Paola Chiesi, head of Shared Value & Sustainability Chiesi Farmaceutici, Camilla Lunelli, contitolare e direttore comunicazione Cantine Ferrari, Sonia Sandei, Head of Electrification Enel Group. E ancora, saranno presenti grandi nomi come: Maria Chiara Carozza, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche e direttore scientifico Fondazione Don Gnocchi, Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna, suor Alessandra Smerilli, sottosegretario al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Giampiero Maioli, responsabile Crédit Agricole in Italia, Annalisa Sassi, presidente Unione Parmense degli Industriali, Dario Di Vico, giornalista Corriere della Sera, Ettore Prandini, presidente coldiretti, Deborah Zani, amministratrice delegata Rubner Haus.