L’Italia cede il comando del Secondo Gruppo Navale Permanente della NATO

Redazione

Quest’oggi a bordo di Nave San Marco, nella splendida cornice porto di Aksaz (Turchia), alla presenza del Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Filippo Maria Foffi e del Comandante della Componente Marittima della NATO, Ammiraglio di Squadra Peter Hudson (Marina Britannica), ha avuto luogo la cerimonia di Passaggio di consegne del comando del Secondo Gruppo Navale Permanente della NATO tra il Contrammiraglio Antonio Natale e il Contrammiraglio Eugenio Diaz del Rio della Marina Spagnola.Più di 200 i giorni in cui l’Italia ha guidato lo storico Gruppo Navale della NATO che, in particolare, dal 7 Dicembre 2012 allo scorso 7 Giugno, ha preso parte all’Operazione Ocean Shield. L’Ammiraglio Natale ha infatti comandato la Task Force composta da 4 Unità, la turca TCG GOKOVA, l’americana USS HALYBURTON poi avvicendata dall’ USS NICHOLAS, la danese HDMS IVER HUITFELDT da poco avvicendata dall’olandese HNMS Van Speijk che assieme ad altri importanti attori rappresentanti l’intera comunità internazionale ha salvaguardato i traffici marittimi dall’incubo della pirateria marittima nel Golfo di Aden.“Abbiamo raggiunto un punto di svolta in cui non si può più prescindere da azioni maggiormente focalizzate verso lo sviluppo dello stato somalo, al fine di facilitare l’imposizione ed il mantenimento dello stato di diritto e di maggiore sicurezza e controllo del territorio stesso: questa è la sfida più impegnativa che la Somalia e le nazioni che la stanno supportando, devono affrontare” ha affermato l’ammiraglio Natale rivolgendosi allo schieramento ed agli ospiti intervenuti per la cerimonia tra cui i Comandanti delle Squadra Navale Spagnola e Turca.Una lunga missione fatta di costante presenza, deterrenza, incontri, esercitazioni, incessante pressione sui noti hubs criminali ed assistenza medica a centinaia di pazienti somali – attività svolta anche con il supporto di un’equipe cinese ed andata in onda sulla CCTV, emittente cinese a copertura globale –  ma anche fine diplomazia navale nonché cooperazione con tutti i principali ed importanti Paesi che si affacciano sull’Oceano Indiano tra cui Djibouti, Oman, Emirati Arabi Uniti, Tanzania, Kenya, Seychelles Madagascar, Yemen.Non solo, anche celebri record, momenti che resteranno nella storia, come i primi appontaggi di elicotteri cinesi e russi su un’Unità italiana e viceversa e le esercitazioni congiunte in mare, evento non solo storico ma visto in diretta sulla CNN da milioni di persone.“Vi voglio ringraziare tutti, dal Comandante al più giovane dei marinai, nessuno si è risparmiato in questa lunga avventura, in questo viaggio che ci ha portato lontani da casa, al fine di salvaguardare la libertà di navigazione in quest’arteria tanto preziosa quanto vitale per il nostro Paese. Ma il grazie più grande va ai vostri cari, perché senza il loro supporto non avremmo potuto fare quanto abbiamo fatto. Loro ora sono a casa, vi stanno aspettando e sono fieri di voi perché siete uno degli esempi migliori che il nostro Paese può offrire” Così l’Ammiraglio ha ringraziato l’intero equipaggio al tramonto, nell’ultima sera di Comando, proprio perché i grandi viaggi e le grandi esperienze si possono comprendere solo una volta arrivati a destinazione quando, con un filo di malinconia, ci si volta indietro.