Londra, Olimpiadi 2012: permane minaccia terroristica

Redazione

Dopo l’ ultima ispezione anche il Cio ha promosso la macchina organizzativa di Londra 2012, ma a 100 giorni dalla cerimonia inaugurale sulla capitale britannica permane la minaccia terroristica nonostante i tanti e costosissimi sforzi profusi dalle autorita’ locali. Perche’,come ha ammesso di recente lo stesso presidente del Locog Sebastian Coe, ” e’ impossibile impedire con certezza che accadano certi episodi, il nostro dovere e’ di provare aminimizzare i rischi”. Non una resa quanto una scomoda ammissione di onesta’ di fronte all’ oggettiva impossibilita’ di isolare ogni impianto, ogni struttura, ogni via d’ accesso utilizzate durante i prossimi giochi.Come confermato dagli ultimi casi di stretta attualita’. Prima un sedicente uomo ragno, Robert Garrett, che ha scalato indisturbato i 310 metri dello Shard di Renzo Piano in barba alle ingenti misure di sicurezza che circondano il piu’ alto grattacielo d’ Europa. Qualche giorno piu’ tardi e’ stata lavolta del cosiddetto guerriero pacifico Trenton Oldfield, che si e’ tuffato nel Tamigi senza che nessuno potesse scongiurare
l’ interruzione della Race Boat, la storica regata di canottaggio Oxford-Cambridge. Due azioni di disturbo,senza conseguenze. Ma che sono bastate per riportare d’ attualita’ preoccupazioni e incognite attorno alla sicurezza delle Olimpiadi, al via il 27 luglio. Un’ occasione irripetibile, una ribalta planetario troppo invitante per non attirare le perverse attenzioni di mitomani e terroristi, atti di protagonismo o di boicottaggio. Anche cosi’ si spiega l’ appello di Coe ” a volontari e spettatori” affinche’ osservino la massima vigilanza. Perche’tutta Londra resti all’ erta,consapevole che anche i 650 milioni di euro stanziati per la sicurezza – budget raddoppiato rispetto a 12 mesi fa – potrebbero non bastare. A maggior ragione se risulteranno veri i timori emersi negli ultimi reportdell’ intelligence di Sua maesta’, che teme le iniziative di attentatori solitari, o di cellule terroristiche ‘ in sonno’ chepotrebbero gia’ trovarsi in territorio britannico, pronte a colpire durante le settimane olimpiche. Anche cosi’ si spiega la piu’ vasta mobilitazione dai tempi della Seconda guerra mondiale: circa 23.500 persone impegnate nei controlli, dislocate negli oltre cento siti olimpici, di cui 3.800 agenti del controspionaggio al fianco della polizia per proteggere il mezzo milione di appassionati come i 110 capi di Stato o di governo. Ma anche 13.500 militari, 4.000 dei quali attualmente dislocati in Afghanistan. La sicurezza, e con ansie minori anche i trasporti, restano dunque gli irrisolti enigmi che ruotano attorno ai terzi giochi londinesi. Perche’ per il resto, impianti e infrastrutture compresi, e’ tutto pronto. Ottimi i giudizi espressi dal Cio al termine dell’ ultima visita nonostante qualche contrattempo circa la distribuzione dei biglietti. ” Sette anni fa a Singapore Londra si era presentata con grandi ambizioni – le parole di Denis Oswald, membro del consiglio esecutivo del Cio -. Molti dettagli dovranno essere ultimati da qui al 27 luglio, ma riteniamo che ci siano tutti i presupposti per assistere ad un’ edizione straordinaria dei Giochi”. Che ha pero’ visto quadruplicati i costi rispetto alle previsioni del 2005: 9,3 miliardi di sterline (11,1 miliardi di euro). Una scommessa costosa che ha si’ gia’ riqualificato una vasta area periferica della capitale, ma i cui benefici permanenti potranno essere calcolati con maggior chiarezza solo negli anni a venire.