L’orso denutrito di Kerstin Langenberger star sui social

Samanta Sarti

Alimentazione e Ambiente: l’allarme Coldiretti per la crisi dell’agricoltura e della pastorizia italiane, l’orso polare denutrito immortalato dall’obiettivo di Kerstin Langenberger e una lista di alimenti “taroccati” provenienti dall’Est sono alcuni tra gli argomenti più condivisi dagli utenti italiani nella seconda settimana di Settembre.

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Gli internauti italiani, ormai rientrati a pieno regime nella routine quotidiana post ferie, dimostrano di essere particolarmente attenti alle tematiche ambientalistiche e/o legate in qualche modo ad una grande risorsa dell’economia peninsulare: l’agricoltura. La classifica delle notizie che hanno generato più condivisioni, e commenti, nella seconda settimana di Settembre (Fonte dati: Data Web, Gruppo Data Stampa) vede al vertice, con quasi 30.000 azioni di engagement, la protesta Coldiretti. Sfociata nel presidio al Passo del Brennero, scopo di tale protesta è stato denunciare  l’assenza di regole europee sulla provenienza e sulle caratteristiche dei prodotti alimentari importati. “Dall’inizio della crisi sono state chiuse, in Italia, oltre 172.000 stalle e fattorie, ad un ritmo di oltre 60 al giorno, con effetti drammatici sull’economia, sulla sicurezza alimentare e sul presidio ambientale”. “Rischiamo di perdere un patrimonio del nostro Paese sul quale costruire una ripresa economica sostenibile e duratura che faccia bene all’economia all’ambiente e alla salute”, afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

 

L’orso polare ridotto pelle ed ossa, fotografato da Kerstin Langenberger in un’isola dell’arcipelago delle Svalbard, nel Mar Glaciale Artico, postato su Facebook, ha raggiunto le 27.000 azioni di engagement. La fotografa tedesca, sconvolta, ha lanciato un monito “visivo”: le femmine di orso non trovano più cibo a causa delle mutazioni repentine nell’habitat e muoiono di stenti insieme ai cuccioli, che non sono in grado di allattare. L’incalzante  fenomeno dello scioglimento dei ghiacci artici mette a dura prova la sopravvivenza di molte specie indispensabili per l’ecosistema del nostro pianeta. Gli orsi polari, classificati come “specie vulnerabile” nella Lista Rossa della Iucn, è a rischio. Secondo le stime dovrebbero sopravvivere in natura circa 20-25mila esemplari, il cui futuro è sempre più cupo.

 

La terza notizia molto condivisa è strettamente legata alla prima, di cui può essere considerata un approfondimento. Coldiretti, oltre a sensibilizzare in modo pragmatico l’opinione pubblica sulla funesta sorte riservata ai prodotti made in Italy, ha rincarato la dose lanciando un alert sulla sommaria certificazione di sicurezza dei prodotti importati dall’estero. Tra i molti di dubbia origine, Coldiretti ha individuato surgelati, tra cui 20 mila chilogrammi di fagiolini surgelati sfusi, in contenitori da 800 chilogrammi, pronti a finire nei minestroni italiani, ma anche latte austriaco diretto a La Spezia, cagliate tedesche dirette in Puglia, pancette fresche, con marchio non identificabile, destinate ad un’industria di salumi di Verona, e porri e altre verdure provenienti addirittura dalla Svezia e destinate ad una cooperativa in provincia di Bergamo.