Malasegnaletica a Napoli

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              Da un’indagine campionaria sulle arterie principali della rete viaria del comune di Napoli risulterebbero irregolari il 69% dei segnali stradali e uno stesso segnale presenterebbe diverse tipologie di non conformità. Questi alcuni dei risultati emersi dall’indagine a campione condotta da Assosegnaletica (ANIMA/Confindustria) – l’Associazione che riunisce i produttori di segnaletica stradale –  che si è conclusa lo scorso 26 maggio. Sul campione preso in esame, l’irregolarità maggiormente diffusa (che riguarda circa il 30% del totale dei segnali rilevati) è la totale assenza di marcatura del retro del segnale. Nel 17% dei casi la marcatura è incompleta e non conforme alle caratteristiche previste dal Codice della Strada. Il 25% dei segnali ha una data di produzione superiore a 10 anni e il 10% è irregolare perché obsoleto e in pessimo stato di conservazione. L’11% dei segnali è posizionato in modo errato, spesso coperto da ostacoli (alberi, pali della pubblica illuminazione e impianti pubblicitari ad esempio) ed il 7% è illeggibile perché deformato o imbrattato. L’Associazione, impegnata da un anno nell’indagine a campione sui segnali dei comuni d’Italia, lancia un monito agli enti deputati alla manutenzione, ai proprietari delle strade, a comuni, province e Anas. “Occorre prestare attenzione alla vita utile del segnale – ha sottolineato Valerio Casotti, Consigliere delegato di Assosegnaletica – che al massimo 10 anni dopo scade con la conseguente riduzione della visibilità diurna e notturna”.