Tempo di Natale, tempo di spese e regali. Purtroppo, però, può capitare che, a causa dei budget limitati o della cattiva informazione o anche solo della fretta con cui a volte si fanno gli acquisti natalizi, anche un momento gioioso come il Natale può diventare molto spiacevole.
Ogni anno, infatti, come rivela la cronaca, si verificano in Italia migliaia di incidenti e infortuni causati dai giocattoli di scarsa qualità. Un fenomeno che i principali operatori del settore stanno cercando di contrastare impedendo l’immissione sul mercato di prodotti non sicuri.
In particolare ci riferiamo al progetto “Giocattolo Sicuro” realizzato congiuntamente da Ministero dello Sviluppo Economico, Agenzia delle Dogane, Istituto Superiore di Sanità e IMQ che lo scorso anno, con l’iniziativa “Per un mercato più sicuro”, tramite il potenziamento delle attività di prelievo di campioni sospetti, con conseguente loro invio per la verifica al Mise e nei laboratori IMQ, ha conseguito notevoli risultati. I controlli effettuati sui campioni di merce fermata alle Dogane, grazie all’analisi dei rischi particolarmente efficace, hanno accertato la non conformità dei prodotti in oltre il 30% dei casi per i giocattoli e del 75% per i prodotti elettrici.
Ma oltre all’attività di controllo condotta dagli esperti, vi sono anche alcuni accorgimenti che mamma e papà dovrebbero sempre rispettare nell’acquisto di giocattoli destinati ai loro bambini. Sono regole semplici e di facile applicazione, suggerite dalle medesime direttive europee che disciplinano i requisiti di sicurezza richiesti ai giocattoli venduti in Europa. Vediamoli insieme.
Consigli per l’acquisto
– Rivolgetevi a negozi di fiducia senza lasciarsi allettare da offerte stracciate o apparenti occasioni irripetibili
– Leggere le informazioni riportate sulla confezione con attenzione e verificare che riportino in modo leggibile, indelebile e in lingua italiana il nome e l’indirizzo completo del fabbricante e dell’importatore/distributore, la provenienza e la marca del gioco, la fascia d’età alla quale è destinato, eventuali avvertenze specifiche (se il giocattolo contiene parti piccole smontabili, l’avvertenza di giocattolo da usare sotto la sorveglianza di adulti per i giocattoli che riproducono apparecchi destinati agli adulti, ecc), riferimenti alle istruzioni d’utilizzo che devono essere anche in lingua italiana, la presenza della marcatura CE e preferibilmente quella di un marchio di sicurezza come IMQ. La marcatura CE, infatti, trattandosi di un’autodichiarazione del produttore di avere costruito in conformità ai requisiti di sicurezza, ha validità solo laddove il produttore è serio e affidabile. Per questo è invece preferibile affidarsi anche alla presenza di un marchio di sicurezza che garantisce che quel prodotto, prima di venire immesso sul mercato, è stato sottoposto da un ente terzo al di sopra delle parti a tutte le verifiche necessarie per accertarne la sicurezza. Soprattutto se il bambino ha un’età inferiore ai 3 anni occorre controllare che:
– le varie parti del giocattolo nel suo insieme, così come i singoli componenti in cui lo si può smontare, non siano appuntiti o presentino spigoli e che non abbiano bordi taglienti;
– le parti scomponibili siano sufficientemente grandi e, comunque, con un diametro non inferiore a cm 3,17 in modo da evitare che il bambino, se dovesse metterle in bocca, rischi il soffocamento; – le cuciture dei pupazzi imbottiti siano solide in modo da evitare la fuoriuscita del materiale dell’imbottitura;
– I vestiti della bambola, il tessuto di un pupazzetto e qualsiasi altro materiale usato per il giocattolo non rilascino il colore;
– il tessuto di cui è composto non abbia fili di cucitura molto lunghi e bottoni che si stacchino facilmente;
– il suono che emette non sia troppo forte: i bambini hanno un udito molto più sensibile di quello degli adulti; – non abbia cordicelle, spaghi e lacci che superino i 20 cm: il bambino potrebbe correre il rischio di strozzarsi;
– in caso di giocattoli meccanici che siano costruiti in modo tale che gli ingranaggi non siano mai accessibili anche per il bambino più curioso. Queste sopra elencate sono ovviamente indicazioni tutte osservate in caso di prodotti certificati con un marchio di sicurezza che offre la garanzia del rispetto anche di quei requisiti impossibili da vedere a un primo colpo d’occhio e che riguardano la qualità del materiale: – vernici e materiali atossici, sicuri anche a contatto con la pelle, gli occhi e le mucose; – materiali e imbottiture ignifughi o, comunque, in grado di ritardare il più possibile la combustione;
– materiali resistenti agli urti, stabili e indeformabili (in caso contrario, rompendosi, potrebbero diventare pericolosi); – materiali lavabili. Consigli per l’uso
Una volta acquistato il gioco, verificare gli imballaggi che avvolgono il prodotto (essendo per lo più sacchetti di plastica vanno tenuti sempre fuori dalla portata dei bambini), agli ingranaggi interni del gioco, alle pile, che non devono essere facilmente raggiungibili e alle rifiniture che potrebbero facilmente arrugginirsi.
Infine, oltre a rispettare rigorosamente la fascia d’età alla quale il giocattolo è destinato ed evitare che i giocattoli del fratellino maggiore finiscano tra le mani del fratellino minore e viceversa, bisogna fare attenzione a non scambiare per giochi oggetti che in realtà non lo sono come, ad esempio, le decorazioni natalizie o i modellini da collezionismo, piuttosto che le lampade per le camere da bambini con fogge che ricordano dei pupazzi. La “nuova” direttiva giocattoli -2009/48/CE
Nel giugno 2009 è stata pubblicata la nuova direttiva giocattoli, il documento che prescrive i requisiti di sicurezza che i produttori di giocattoli devono rispettare per poter commercializzare i loro prodotti in Europa, che ha trovato applicazione nel luglio di quest’anno. Il documento oltre a individuare la categoria dei “non giocattoli” (dove rientrano quegli elementi di intrattenimento potenzialmente pericolosi come puzzle, petardi, giochi con dardi), ripone particolare attenzione sulle sostanze chimiche utilizzate e sulla prevenzione del rischio di asfissia, esteso a tutti i giocattoli destinati a essere portati alla bocca, indipendentemente dall’età dell’utilizzatore, e definendo i requisiti specifici per evitare il rischio di ostruzione anche dall’esterno, per esempio con oggetti a forma di tazza che possono coprire contemporaneamente il naso e la bocca dei bimbi più piccoli. Novità anche nelle avvertenze per l’uso che devono essere obbligatoriamente chiare e leggibili, apposte su un’etichetta, sull’imballaggio o sul giocattolo stesso, con restrizioni sulla fascia di età, devono indicare l’età minima o massima e se servono le abilità o le caratteristiche di cui deve disporre il bambino per usare il giocattolo in modo sicuro, per esempio, capacità di stare seduto senza l’aiuto di un adulto, peso massimo e minimo dell’utilizzatore, necessità della sorveglianza di un adulto. Nell’ambito della sicurezza chimica dei giocattoli sono state previste specifiche restrizioni in materia di fragranze, che entreranno in vigore a partire da luglio 2013. Si tratta di una limitazione completamente nuova in ambito giocattolo che fa riferimento, in parte, a limitazioni attualmente presenti nel settore cosmetico. L’introduzione di questi nuovi requisiti permette di coprire una tipologia di rischio che non era affrontata nella precedente direttiva e fare chiarezza su un punto fino a oggi soggetto a interpretazione. La Direttiva, in particolare, vieta l’uso di 55 fragranze, consentendone la presenza soltanto in tracce purché tale presenza sia inevitabile da un punto di vista tecnico sia comunque inferiore a 100 mg/kg. In aggiunta alle 55 fragranze bandite, la Direttiva individua altre 11 fragranze la cui denominazione deve essere indicata su giocattoli, etichetta, istruzioni ed imballaggio nel caso in cui fossero presenti in quantità superiore a 100 mg/kg di giocattolo o di componente profumata (si applica la condizione più cautelativa per il consumatore). Modifiche anche per gli obblighi imposti al fabbricante, all’importatore autorizzato e al distributore che devono essere in grado di dimostrare la conformità dei prodotti immessi sul mercato della comunità europea, dovranno garantire la rintracciabilità indicando nome, marchio e indirizzo al quale possono essere contattati. Le prove di sicurezza
Per verificare i requisiti di sicurezza, l’Istituto Italiano del Marchio di Qualità sottopone i giocattoli elettrici a circa 30 prove. Si verifica, ad esempio, che le parti in tensione siano protette in modo che anche il bambino più curioso non possa toccarle; che i materiali impiegati non possano danneggiarsi a causa del calore, o bruciare violentemente; che il giocattolo abbia una resistenza meccanica tale da escludere rotture inaspettate e pericolose; che non abbia spigoli e bordi che possano ferire il bambino o parti che possano essere inghiottite ecc. In genere, la tensione nominale di alimentazione dei giocattoli elettrici è compresa entro 24 volt, ossia entro valori non pericolosi, ma bisogna ricordare che esistono anche giocattoli alimentati a 220 volt. A questo proposito, un elemento fondamentale per i giocattoli elettrici a 24 volt è il trasformatore, che serve per ridurre la tensione da 220 a 24 volt, e che deve impedire che, in caso di guasto, si abbia la tensione di 220 volt sulla presa a 24 volt. IMQ controlla anche la compatibilità elettromagnetica del giocattolo che non deve disturbare il funzionamento delle altre apparecchiature elettriche ed elettroniche né essere, a sua volta, disturbato. L’Istituto Italiano del Marchio di Qualità effettua anche una serie di prove sui giocattoli non elettrici, anche se è in prevalenza l’Istituto Italiano per la Sicurezza dei Giocattoli a occuparsene. Un esempio di test sui giochi non elettrici è il test del fuoco: i giochi in tessuto devono dimostrare di essere stati realizzati con materiali poco infiammabili. Per questo motivo, vengono sottoposti a una prova di laboratorio che misura la velocità di propagazione di una fiamma che brucia molto lentamente. Un’altra prova per i giochi non elettrici è il test di rottura: i giocattoli contenenti ingranaggi o piccoli pezzi o parti delicate vengono “strapazzati” per verificare che non si rompano facilmente. Successivamente, una volta che il giocattolo è stato certificato e raggiunge i punti i vendita, IMQ effettua dei prelievi periodici del prodotto certificato, dalla fabbrica o dal negozio, per verificare il mantenimento degli standard di sicurezza. Così facendo, IMQ opera una sorta di monitoraggio che consente anche di rilevare l’eventuale presenza di prodotti contraffatti e che attesta come la certificazione sia un ulteriore strumento di contrasto del mercato del falso e dei prodotti di scarsa qualità.
– Rivolgetevi a negozi di fiducia senza lasciarsi allettare da offerte stracciate o apparenti occasioni irripetibili
– Leggere le informazioni riportate sulla confezione con attenzione e verificare che riportino in modo leggibile, indelebile e in lingua italiana il nome e l’indirizzo completo del fabbricante e dell’importatore/distributore, la provenienza e la marca del gioco, la fascia d’età alla quale è destinato, eventuali avvertenze specifiche (se il giocattolo contiene parti piccole smontabili, l’avvertenza di giocattolo da usare sotto la sorveglianza di adulti per i giocattoli che riproducono apparecchi destinati agli adulti, ecc), riferimenti alle istruzioni d’utilizzo che devono essere anche in lingua italiana, la presenza della marcatura CE e preferibilmente quella di un marchio di sicurezza come IMQ. La marcatura CE, infatti, trattandosi di un’autodichiarazione del produttore di avere costruito in conformità ai requisiti di sicurezza, ha validità solo laddove il produttore è serio e affidabile. Per questo è invece preferibile affidarsi anche alla presenza di un marchio di sicurezza che garantisce che quel prodotto, prima di venire immesso sul mercato, è stato sottoposto da un ente terzo al di sopra delle parti a tutte le verifiche necessarie per accertarne la sicurezza. Soprattutto se il bambino ha un’età inferiore ai 3 anni occorre controllare che:
– le varie parti del giocattolo nel suo insieme, così come i singoli componenti in cui lo si può smontare, non siano appuntiti o presentino spigoli e che non abbiano bordi taglienti;
– le parti scomponibili siano sufficientemente grandi e, comunque, con un diametro non inferiore a cm 3,17 in modo da evitare che il bambino, se dovesse metterle in bocca, rischi il soffocamento; – le cuciture dei pupazzi imbottiti siano solide in modo da evitare la fuoriuscita del materiale dell’imbottitura;
– I vestiti della bambola, il tessuto di un pupazzetto e qualsiasi altro materiale usato per il giocattolo non rilascino il colore;
– il tessuto di cui è composto non abbia fili di cucitura molto lunghi e bottoni che si stacchino facilmente;
– il suono che emette non sia troppo forte: i bambini hanno un udito molto più sensibile di quello degli adulti; – non abbia cordicelle, spaghi e lacci che superino i 20 cm: il bambino potrebbe correre il rischio di strozzarsi;
– in caso di giocattoli meccanici che siano costruiti in modo tale che gli ingranaggi non siano mai accessibili anche per il bambino più curioso. Queste sopra elencate sono ovviamente indicazioni tutte osservate in caso di prodotti certificati con un marchio di sicurezza che offre la garanzia del rispetto anche di quei requisiti impossibili da vedere a un primo colpo d’occhio e che riguardano la qualità del materiale: – vernici e materiali atossici, sicuri anche a contatto con la pelle, gli occhi e le mucose; – materiali e imbottiture ignifughi o, comunque, in grado di ritardare il più possibile la combustione;
– materiali resistenti agli urti, stabili e indeformabili (in caso contrario, rompendosi, potrebbero diventare pericolosi); – materiali lavabili. Consigli per l’uso
Una volta acquistato il gioco, verificare gli imballaggi che avvolgono il prodotto (essendo per lo più sacchetti di plastica vanno tenuti sempre fuori dalla portata dei bambini), agli ingranaggi interni del gioco, alle pile, che non devono essere facilmente raggiungibili e alle rifiniture che potrebbero facilmente arrugginirsi.
Al primo utilizzo sarebbe bene provare il gioco insieme al bambino per insegnargli il corretto uso.
Il giocattolo non deve essere appeso con stringhe, corde e fiocchi alla culla o al lettino, se non è appositamente destinato a questo uso. In caso di guasto, non bisogna tentare di riparare il giocattolo in modo approssimativo o inadeguato; è opportuno, infatti, disfarsi dei giochi rotti perché potrebbero rappresentare un pericolo per i bambini. In caso di giocattolo con batteria si consiglia di non utilizzarlo o lasciarlo esposto a condizioni estreme di temperatura, ad esempio, in una vettura parcheggiata al sole ecc. Se poi questo ha cessato di funzionare in modo soddisfacente oppure se si prevede un lungo periodo di non utilizzo, è sempre opportuno togliere le pile. Importante è anche ricordare che le pile devono essere sostituite tutte contemporaneamente, avendo cura di non impiegare insieme pile di nuovo acquisto e pile parzialmente utilizzate e di non usare insieme pile di marche e sistemi elettrochimici diversi. Infatti, benché oggi la maggior parte delle pile sia costruita con involucri protettivi o altri accorgimenti per evitare perdite, una pila che è già stata parzialmente o completamente utilizzata può avere una maggiore tendenza a perdite rispetto a una che non è stata ancora utilizzata.Infine, oltre a rispettare rigorosamente la fascia d’età alla quale il giocattolo è destinato ed evitare che i giocattoli del fratellino maggiore finiscano tra le mani del fratellino minore e viceversa, bisogna fare attenzione a non scambiare per giochi oggetti che in realtà non lo sono come, ad esempio, le decorazioni natalizie o i modellini da collezionismo, piuttosto che le lampade per le camere da bambini con fogge che ricordano dei pupazzi. La “nuova” direttiva giocattoli -2009/48/CE
Nel giugno 2009 è stata pubblicata la nuova direttiva giocattoli, il documento che prescrive i requisiti di sicurezza che i produttori di giocattoli devono rispettare per poter commercializzare i loro prodotti in Europa, che ha trovato applicazione nel luglio di quest’anno. Il documento oltre a individuare la categoria dei “non giocattoli” (dove rientrano quegli elementi di intrattenimento potenzialmente pericolosi come puzzle, petardi, giochi con dardi), ripone particolare attenzione sulle sostanze chimiche utilizzate e sulla prevenzione del rischio di asfissia, esteso a tutti i giocattoli destinati a essere portati alla bocca, indipendentemente dall’età dell’utilizzatore, e definendo i requisiti specifici per evitare il rischio di ostruzione anche dall’esterno, per esempio con oggetti a forma di tazza che possono coprire contemporaneamente il naso e la bocca dei bimbi più piccoli. Novità anche nelle avvertenze per l’uso che devono essere obbligatoriamente chiare e leggibili, apposte su un’etichetta, sull’imballaggio o sul giocattolo stesso, con restrizioni sulla fascia di età, devono indicare l’età minima o massima e se servono le abilità o le caratteristiche di cui deve disporre il bambino per usare il giocattolo in modo sicuro, per esempio, capacità di stare seduto senza l’aiuto di un adulto, peso massimo e minimo dell’utilizzatore, necessità della sorveglianza di un adulto. Nell’ambito della sicurezza chimica dei giocattoli sono state previste specifiche restrizioni in materia di fragranze, che entreranno in vigore a partire da luglio 2013. Si tratta di una limitazione completamente nuova in ambito giocattolo che fa riferimento, in parte, a limitazioni attualmente presenti nel settore cosmetico. L’introduzione di questi nuovi requisiti permette di coprire una tipologia di rischio che non era affrontata nella precedente direttiva e fare chiarezza su un punto fino a oggi soggetto a interpretazione. La Direttiva, in particolare, vieta l’uso di 55 fragranze, consentendone la presenza soltanto in tracce purché tale presenza sia inevitabile da un punto di vista tecnico sia comunque inferiore a 100 mg/kg. In aggiunta alle 55 fragranze bandite, la Direttiva individua altre 11 fragranze la cui denominazione deve essere indicata su giocattoli, etichetta, istruzioni ed imballaggio nel caso in cui fossero presenti in quantità superiore a 100 mg/kg di giocattolo o di componente profumata (si applica la condizione più cautelativa per il consumatore). Modifiche anche per gli obblighi imposti al fabbricante, all’importatore autorizzato e al distributore che devono essere in grado di dimostrare la conformità dei prodotti immessi sul mercato della comunità europea, dovranno garantire la rintracciabilità indicando nome, marchio e indirizzo al quale possono essere contattati. Le prove di sicurezza
Per verificare i requisiti di sicurezza, l’Istituto Italiano del Marchio di Qualità sottopone i giocattoli elettrici a circa 30 prove. Si verifica, ad esempio, che le parti in tensione siano protette in modo che anche il bambino più curioso non possa toccarle; che i materiali impiegati non possano danneggiarsi a causa del calore, o bruciare violentemente; che il giocattolo abbia una resistenza meccanica tale da escludere rotture inaspettate e pericolose; che non abbia spigoli e bordi che possano ferire il bambino o parti che possano essere inghiottite ecc. In genere, la tensione nominale di alimentazione dei giocattoli elettrici è compresa entro 24 volt, ossia entro valori non pericolosi, ma bisogna ricordare che esistono anche giocattoli alimentati a 220 volt. A questo proposito, un elemento fondamentale per i giocattoli elettrici a 24 volt è il trasformatore, che serve per ridurre la tensione da 220 a 24 volt, e che deve impedire che, in caso di guasto, si abbia la tensione di 220 volt sulla presa a 24 volt. IMQ controlla anche la compatibilità elettromagnetica del giocattolo che non deve disturbare il funzionamento delle altre apparecchiature elettriche ed elettroniche né essere, a sua volta, disturbato. L’Istituto Italiano del Marchio di Qualità effettua anche una serie di prove sui giocattoli non elettrici, anche se è in prevalenza l’Istituto Italiano per la Sicurezza dei Giocattoli a occuparsene. Un esempio di test sui giochi non elettrici è il test del fuoco: i giochi in tessuto devono dimostrare di essere stati realizzati con materiali poco infiammabili. Per questo motivo, vengono sottoposti a una prova di laboratorio che misura la velocità di propagazione di una fiamma che brucia molto lentamente. Un’altra prova per i giochi non elettrici è il test di rottura: i giocattoli contenenti ingranaggi o piccoli pezzi o parti delicate vengono “strapazzati” per verificare che non si rompano facilmente. Successivamente, una volta che il giocattolo è stato certificato e raggiunge i punti i vendita, IMQ effettua dei prelievi periodici del prodotto certificato, dalla fabbrica o dal negozio, per verificare il mantenimento degli standard di sicurezza. Così facendo, IMQ opera una sorta di monitoraggio che consente anche di rilevare l’eventuale presenza di prodotti contraffatti e che attesta come la certificazione sia un ulteriore strumento di contrasto del mercato del falso e dei prodotti di scarsa qualità.