La band blues che vede alle tastiere il ministro dell’Interno Roberto Maroni suonerà a Palermo domenica prossima, al teatro Politeama, per un concerto di beneficenza a favore dei bambini di Haiti. I Distretto 51, questo il nome del gruppo, si esibiranno per l’evento ”La musica fa bene”. ”Non deve stupire il fatto che il teatro accolga un evento atipico – ha detto Ester Bonafede, sovrintendente della Fondazione Orchestra sinfonica siciliana, presentando il concerto – la Fondazione ha intenzione di fare diventare queste iniziative sempre piu’ presenti, soprattutto in casi come questo e quindi per beneficenza”. L’ ideatore e’ il prefetto Giancarlo Trevisone. ” Tutto e’ nato da un colloquio con il ministro Maroni in una delle tante occasioni in cui e’ venuto a Palermo – ha raccontato Trevisone –
e’ stato un lavoro di squadra anche con i parlamentari del Pdl Pippo Fallica e Nino Lo Presti. La vendita dei biglietti sta andando a gonfie vele e stiamo pensando di mettere in piazza Castelnuovo un maxischermo per tutti coloro che non troveranno i tagliandi e per i palermitani che vogliono assistere all’ evento”. ”La musica fa bene” potrebbe diventare un evento annuale, come ha annunciato Fallica. ”L’intenzione è di ripeterlo – ha detto il deputato – per donare fondi per altre iniziative. Molti ci hanno chiesto perché le donazioni non sono state pensate per l’alluvione di Messina o per altri eventi catastrofici siciliani. Avevamo già deciso di devolvere l’incasso ad Haiti,
ma non mancheranno occasioni per fare altre donazioni”.
e’ stato un lavoro di squadra anche con i parlamentari del Pdl Pippo Fallica e Nino Lo Presti. La vendita dei biglietti sta andando a gonfie vele e stiamo pensando di mettere in piazza Castelnuovo un maxischermo per tutti coloro che non troveranno i tagliandi e per i palermitani che vogliono assistere all’ evento”. ”La musica fa bene” potrebbe diventare un evento annuale, come ha annunciato Fallica. ”L’intenzione è di ripeterlo – ha detto il deputato – per donare fondi per altre iniziative. Molti ci hanno chiesto perché le donazioni non sono state pensate per l’alluvione di Messina o per altri eventi catastrofici siciliani. Avevamo già deciso di devolvere l’incasso ad Haiti,
ma non mancheranno occasioni per fare altre donazioni”.
