La Polizia di Stato di Massa Carrara, a seguito di articolate indagini espletate dagli investigatori del Commissariato di PS di Carrara, ha eseguito 16 misure cautelari, di cui 12 obblighi di dimora e 4 obblighi di presentazione alla P.G., emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Massa Carrara, su richiesta della Procura della Repubblica.
Gli indagati, tra cui tre ragazze, tutti residenti nella città del marmo, hanno un’età che va dai diciotto ai trentadue anni, alcuni di loro hanno precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e contro la persona.
Nel corso delle perquisizioni domiciliari, a casa di uno degli indagati, sono stati rinvenuti i guanti che erano stati rubati durante l’aggressione ad uno degli Agenti, mentre in altre tre abitazioni sono stati rinvenuti piccoli quantitativi di hashish e marijuana. Infine, a carico di tutti e sedici gli indagati, sono state contestate le violazioni delle misure anti Covid 19.
I provvedimenti scaturiscono dai noti fatti dello scorso 23 agosto quando personale del Commissariato di P.S. di Carrara, interveniva a Marina di Carrara per una segnalazione di lite in corso. Sul posto gli operatori, constatando l’effettiva presenza di due giovani che avevano già ingaggiato una violenta colluttazione, provvedevano a separare i contendenti, cercando di ristabilire l’ordine.
Uno dei due soggetti opponeva violenta resistenza e minacciava pesantemente gli agenti, tale da indurre gli operanti a procedere contro di esso. Durante la fase di accompagnamento sull’autovettura di servizio gli agenti venivano circondati da un gran numero di persone che cercavano di evitare che il giovane venisse arrestato.
La folla, oltre ad inveire pesantemente contro gli Agenti, circondava la macchina di servizio nel tentativo di asportare il materiale contenuto nel portabagagli. Fortunatamente gli operatori riuscivano ad evitare che lo sfollagente e le pistole in dotazione gli venissero sottratti dagli aggressori.
Non terminavano tuttavia gli atti di ritorsione e rappresaglia nei confronti degli operatori, che venivano colpiti da un fitto lancio di oggetti contundenti, bicchieri, sostanze liquide, pietre e bottiglie che ferivano al sopracciglio uno degli agenti già colpito da calci alla schiena.
L’accurata visione dei filmati acquisiti dai social e dalle telecamere del Comune ha consentito agli investigatori del Commissariato P.S. di Carrara di ricostruire e documentare integralmente la dinamica dei fatti sopra descritta, cristallizzando la scena, consentendo di identificare i sedici giovani e di delinearne le condotte illecite tenute nel corso della concitata dinamica degli eventi. Agli aggressori veniva contestata la violenza, la resistenza a P.U. e di aver concretamente ostacolato, o contribuito ad ostacolare, l’atto di servizio degli Agenti.