McAfee: minacce malware sempre più persistenti

Redazione

McAfee ha rilasciato oggi il Report McAfee sulle minacce: primo trimestre 2012, che rivela una crescita del malware relativamente a tutte le piattaforme. Il report indica inoltre che nel primo trimestre, le minacce malware indirizzate ai PC hanno raggiunto i massimi livelli degli ultimi quattro anni, e che sono cresciute anche quelle rivolte alla piattaforma Android. Anche li malware verso i Mac è aumentato, lasciando presupporre che il malware totale potrebbe raggiungere i 100 milioni entro l’anno.
"Nel primo trimestre del 2012, abbiamo già individuato 8 milioni di nuovi campioni unici di malware, che dimostra come gli autori di malware stiano continuando incessantemente a sviluppare nuove minacce," ha dichiarato Vincent Weafer, senior vice president di McAfee Labs. "Le competenze e le tecniche che sono state perfezionate sui PC vengono ora estese ad altre piattaforme, come quelle mobile e Mac, e via via che queste piattaforme si diffonderanno negli ambienti domestici ed aziendali, cresceranno di pari passo gli attacchi, motivo per cui tutti gli utenti, a prescindere dalle piattaforme utilizzate, dovrebbero prendere precauzioni per la sicurezza dei dispositivi e la navigazione sicura".

Impennata del malware mobile
Il malware diretto ai dispositivi mobili ha visto una significativa crescita durante il primo trimestre di quest’anno, con un numero cumulativo di esemplari di malware mobile raccolti pari a 8.000. Questo significativo aumento si deve in parte anche ai progressi nella rilevazione e catalogazione dei campioni di malware mobile da parte di McAfee Labs.
Una delle principali motivazioni che sta alla base della diffusione di malware sulla piattaforma Android si conferma l’intento di ottenere dei guadagni, come ha recentemente dichiarato Carlos Castillo, ricercatore McAfee Labs, in un post pubblicato sul blog McAfee. A fine trimestre sono stati raccolte e identificate fino a quasi 7000 minacce indirizzate verso Android, pari a un aumento di oltre il 1200% rispetto ai 600 campioni raccolti al termine del quarto trimestre 2011. La maggior parte di queste minacce provengono da app store di terze parti, e tipicamente non si trovano nello store ufficiale di Android.

Crescita delle minacce dirette a PC e Mac
Alla fine del 2011, McAfee Labs aveva raccolto più di 75 milioni di campioni di malware. Il primo trimestre 2012 ha registrato il maggior numero di malware indirizzati ai PC rilevati trimestralmente negli ultimi quattro anni. Questo aumento ha portato il totale a 83 milioni di esemplari unici di malware entro la fine del primo trimestre, rispetto ai 75 milioni di campioni registrati alla fine del 2011. Tale crescita è stata guidata da significativi aumenti di rootkit, una forma di malware nascosto, tra cui i password stealers, che hanno raggiunto circa 1 milione di nuovi esemplari registrati nel primo trimestre. In Q1, l’e-mail ha continuato ad essere uno strumento privilegiato per diffondere attacchi altamente mirati, e quasi tutti gli attacchi mirati di phishing sono iniziati con uno spear phishing contenuto in un messaggio di posta elettronica.
Mentre il Trojan Flashback ha iniziato a mietere danni tra gli utenti Apple Mac nel mese di marzo, il malware diretto alla piattaforma Mac stava già crescendo a ritmo costante. Nonostante l’aumento, il malware per Mac è ancora molto meno diffuso di quanto non lo sia il malware per PC, con circa 250 nuovi esemplari di malware per Mac, e circa 150 nuovi falsi anti-virus per Mac, nel primo trimestre.

Cala lo spam, crescono le botnet
I livelli di spam globale sono scesi a poco più di 1.000 miliardi di messaggi di spam al mese registrati entro la fine di marzo. Le diminuzioni sono state più significative in Brasile, Indonesia e Russia, mentre degli aumenti di spam sono stati segnalati in Cina, Germania, Polonia, Spagna e Regno Unito.
La crescita delle botnet nel primo trimestre è aumentata, raggiungendo un picco di quasi 5 milioni di infezioni. Colombia, Giappone, Polonia, Spagna e Stati Uniti sono state le aree con l’aumento più evidente di botnet, mentre Indonesia, Portogallo e Corea del Sud sono le regioni in cui è proseguita la tendenza al calo precedentemente registrata. La botnet più diffusa nel primo trimestre è stata Cutwail, con più di 2 milioni di nuove infezioni.
All’interno del report, McAfee inserisce un prospetto dei prezzi di una botnet venduta sul mercato nero. Citadel, una variante della botnet Zeus, con specializzazione in furto dei dati finanziari, ha un costo di 2.399 dollari più 125 dollari per l’"affitto" di un pannello di amministrazione e gestione della botnet, oltre a un extra di 395 dollari per gli aggiornamenti automatici per raggirare gli antivirus. Per Darkness, by SVAS/Noncenz, una botnet con specializzazione in attacchi Distributed Denial of Service, le opzioni vanno da 450 dollari per il pacchetto base a circa 1.000 dollari per le offerte più avanzate.

La principale fonte degli attacchi sono gli Stati Uniti
Una macchina compromessa viene spesso utilizzata come proxy per spam, botnet, denial of service, o attività dannose di altro tipo. Queste macchine possono essere situate in qualsiasi parte del mondo, ma nel primo trimestre di quest’anno, la maggior parte si è rivelata essere collocata negli Stati Uniti. Sulla base dei dati raccolti dalla Global Threat Intelligence di McAfee™, la maggior parte degli attacchi SQL-injection e XSS (cross-site scripting, attacchi indirizzati alle vulnerabilità dei siti web dinamici), sono partiti prevalentemente dagli Stati Uniti, dove è stato registrato anche il maggior numero di vittime di entrambi gli attacchi. Gli Stati Uniti attualmente ospitano la maggior parte dei server di controllo delle botnet, e la stragrande maggioranza dei nuovi siti web malevoli, con una media di 9.000 nuovi siti pericolosi registrati al giorno.