MediaTek: la privacy di due terzi degli utenti Android di tutto il mondo è a rischio

redazione


Check Point Research (CPR), la divisione Threat Intelligence di 
Check Point® Software Technologies Ltd. (NASDAQ: CHKP), fornitore leader di soluzioni di sicurezza informatica a livello globale, ha identificato delle vulnerabilità negli audio decoder di Qualcomm e MediaTek, i due maggiori produttori di chip mobile. Senza patch, le falle porterebbero un hacker a ottenere accesso da remoto ai media e alle conversazioni audio. CPR stima che più di due terzi dei telefoni in tutto il mondo sono risultati vulnerabili.

  • Le vulnerabilità potrebbero essere utilizzate da un hacker per un’esecuzione di codice da remoto (RCE) su un dispositivo mobile attraverso un file audio malformato.
  • Un attacco RCE può eseguire malware per un hacker ottenendo il controllo sui dati multimediali di un utente, compreso lo “streaming” dalla fotocamera del dispositivo compromesso.
  • Inoltre, un’app Android potrebbe utilizzare queste vulnerabilità per scalare i privilegi e ottenere l’accesso ai dati multimediali e alle conversazioni degli utenti.
  • CPR ha comunicato a Qualcomm e MediaTek la scoperta delle falle, che sono state corrette.

Check Point Research (CPR) ha identificato una serie di vulnerabilità che potrebbero essere state utilizzate per l’esecuzione di codice dannoso da remoto su due terzi dei dispositivi mobile in tutto il mondo. Le vulnerabilità hanno colpito gli smartphone Android che sono alimentati da chip di MediaTek e Qualcomm.

Vulnerabilità rintracciate negli audio decoder MediaTek e Qualcomm

Le falle sono state trovate in Apple Lossless Audio Codec (ALAC), noto anche come Apple Lossless. ALAC è un formato di codifica audio, sviluppato da Apple Inc. e introdotto per la prima volta nel 2004 per la compressione, senza perdita dati, della musica digitale. Alla fine del 2011 Apple ha reso il codec open source. Da allora, il formato ALAC è stato incorporato in molti dispositivi e programmi di riproduzione audio non-Apple, tra cui smartphone basati su Android, lettori multimediali Linux e Windows e convertitori. Apple ha aggiornato la versione del decoder diverse volte, correggendo e patchando i problemi di sicurezza, ma il codice condiviso non è stato patchato dal 2011. CPR ha scoperto che Qualcomm e MediaTek hanno portato il codice ALAC vulnerabile nei loro audio decoder.