Meeting Oscad. Discriminazioni: superare l’under reporting

redazione

Oggi 24 maggio, si è tenuto a Roma, presso la sede della Direzione Centrale della Polizia Criminale, un meeting nel corso del quale rappresentanti dell’OSCAD (l’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori del Dipartimento della Pubblica Sicurezza), della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, ricercatori di livello internazionale, esperti dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le PP.OO. della Presidenza del Consiglio dei Ministri), delle associazioni COSPE[1] , Rete Lenford, Lunaria ed Arcigay, si sono confrontati sulle attuali metodologie per la raccolta dei dati in materia di crimini d’odio.
Il coinvolgimento di rappresentanti della società civile ha fornito un contributo fondamentale, soprattutto ai fini della comprensione e del superamento del c.d. fenomeno dell’“under-reporting”, ossia della tendenza delle vittime di reati d’odio a non denunciare i crimini subiti.
In tale contesto sono stati analizzati i risultati della ricerca condotta nell’ambito del progetto europeo “Facing All The Facts!”, finanziato dalla Commissione Europea, coordinato dalla ONG CEJI (“A Jewish Contribution to an Inclusive Europe”), e del quale l’OSCAD è partner.
I risultati del progetto, finalizzato alla produzione di moduli formativi on line per il contrasto dei reati di matrice discriminatoria destinati alle forze di polizia dei Paesi partecipanti al progetto, saranno presentati a fine 2018.