Nella giornata in cui si celebra il Safety Day, l’Autorità Portuale parla anche di security e presenta il primo dei due scanner acquistati che effettueranno le operazioni di controllo di Tir, vagoni ferroviari e in generale ogni mezzo che può contenere merce in arrivo nello scalo veneziano.
Lo scanner è stato presentato dal Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia Paolo Costa, dal Comandante del Gruppo di Venezia della Guardia di Finanza Ten. Col. Antonino Magro, e dal Presidente di Nethun Tommaso Riccoboni.Progettato negli Stati Uniti e acquistato dall’Autorità Portuale di Venezia sarà messo a disposizione della Guardia di Finanza, Dogana, Polizia e Capitaneria di Porto per l’espletamento delle loro funzioni e migliorare così la sicurezza dello scalo veneziano e nello stesso tempo velocizzare tutte le operazioni di ispezione delle merci. Lo ZBV è un sistema a raggi X mobile allestito all’interno di un furgone, che sarà in grado di individuare in pochi secondi – e in maniera non invasiva – droga, esplosivi e ogni altro carico organico presente all’interno del mezzo. Uno strumento necessario, anche alla luce delle recenti normative che prevedono che le dogane si attrezzino per poter verificare la merce in arrivo, il cui acquisto era però difficilmente sostenibile da parte di imprese e terminal. Grazie a questo nuovo scanner, sarà possibile contrastare ancora più efficacemente le minacce terroristiche, le frodi commerciali. Lo ZBV adotta la tecnologia denominata Z® Backscatter, che produce immagini con qualità fotografica delle merci ed evidenzia il materiale organico con basso numero atomico. Combina una sorgente di Raggi X da 220KeV con un generatore Flying Spot™ e un detector di fotoni. A bassa emissione ionizzante riduce notevolmente l’impatto anche su eventuali soggetti clandestini presenti nel vano merci sottoposto al controllo. Questo scanner è stato progettato per essere utilizzato da due persone, una alla guida del mezzo e l’altra – l’operatore – impegnata ad effettuare la scansione degli oggetti e all’analisi dei risultati. Lo ZBV è in grado di effettuare la scansione di oggetti che distano fino a 4,5 m a una velocità che può variare da 0.5 a 10 km/ora. Con una velocità variabile da 0,14 m/s a 3m/s, lo ZBV è in grado di ispezionare un container standard ( circa 2,5 m x 6 m ) in un tempo compreso tra i 6 e i 125 secondi, con una velocità pari a 1.7 m/s (passo d’uomo ), lo ZBV ispezionerà lo stesso container in circa 10 s. Ipotizzando di posizionare i container distanziati l’uno dall’altro circa 5m, si può prevedere che con questo strumento è possibile riuscire a controllare fino a 1000 container al giorno, compreso il tempo impiegato per movimentare e posizionare i veicoli. Completando il bisogno di sicurezza, safety, security e prevenzione dei rischi derivanti dalle attività industriali (cd. normativa Seveso) o da operazioni di carico/scarico di merci pericolose, ieri l’Autorità Portuale di Venezia ha ottenuto l’approvazione in conferenza dei servizi del Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale.Un percorso iniziato nel 2006 e che oggi finalmente con l’avvallo dagli enti interessati (APV, Capitaneria di Porto, AULSS-SPISAL, ISPELS, Regione Veneto, Comune, Provincia, Arpav, vigili del fuoco, Prefettura) – permetterà all’Autorità Portuale di predisporre il Piano di Emergenza Portuale e di limitare quindi gli effetti dannosi in caso di incidenti rilevanti dentro l’ambito portuale.Un impegno, quello per la sicurezza, che l’Autorità Portuale porta avanti non solo in relazione alle operazioni strettamente portuali, ma anche per tutte quelle attività industriali e petrolifere ad alto rischio presenti a Porto Marghera.